Esistono i sogni premonitori? Sono veramente visioni sul futuro?
Quante volte ci è capitato di persone che si sono svegliate al mattino ricordando un sogno fatto durante la notte in modo nitido, e poi dopo mesi gli avvenimenti accaduti in sogno si sono avverati, del tutto, oppure in parte, o comunque seguendo il filo logico del sogno.
In questo video vi do la mia opinione sui sogni premonitori:
Sogni premonitori: Jung e Freud
Interpretare i sogni non è facile, gli stessi Freud e Jung, neurologo il primo e psichiatra il secondo, tra i due intellettuali più influenti nella moderna psicoanalisi, non erano d’accordo su cosa fossero i sogni premonitori.
Secondo Sigmund Freud i sogni premonitori non esistono, il fatto che un sogno possa in qualche modo diventare realtà è solo una coincidenza, nulla di più, mentre per Carl Gustav Jung esistono i grandi sogni, quelli in cui si viene a contatto con energie primordiali che ci permettono di vedere, o prevedere, eventi futuri possibili.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Interpretazione dei sogni”
A supportare la teoria di Freud che i sogni non possano prevedere alcunché e siano solo coincidenze c’è anche il filosofo Statunitense Robert Todd Carroll, noto per il suo scetticismo.
Carroll sosteneva che per la legge dei grandi numeri se su quasi 7 miliardi di persone durante una notte una di queste sogna una catastrofe, e questa si avvera, è solo una pura casualità, dovuta magari a emozioni pre generate dai mass media o dall’informazione generale condivisa.
Riconoscere un sogno premonitore, si può?
Nel caso avesse ragione Jung, ed i sogni premonitori esistessero veramente,
come si possono riconoscere?
Secondo alcuni psicoanalisti è anche possibile, ma questi sogni devono avere due
caratteristiche ben precise:
- Essere ricorrenti
- Essere emotivamente coinvolgenti
In poche parole, quando uno stesso sogno viene ripetuto frequentemente e al risveglio lo avete ben impresso in memoria a causa della sua carica emotiva, allora potrebbe anche trattarsi di un sogno premonitore.
Ovviamente è chiaro che nessuno potrà mai dirlo con certezza, anche perché un sogno ricorrente e carico emotivamente è probabilmente dovuto ad un momento della nostra vita ricco di emozioni, stressante a causa di problemi o speranze, e nei sogni si manifestano come possibili scenari che la nostra mente elabora.
Esistono poi persone che sognano numeri, e per tal motivo li giocano al lotto, ma anche qui siamo più nel campo della superstizione e della cabala più che della psicologia dei sogni.
Simbologia dei sogni
In chiave onirica, spesso i sogni premonitori non sono così espliciti come vorremmo,
ma devono essere interpretati tramite simboli.
La simbologia dei sogni può avere molti significati ed interpretazioni, vediamone
velocemente alcuni tenendo conto che ognuno di noi ha un’interpretazione
personale del simbolo:
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Il viaggio
Quando si sogna di viaggiare significa che si ha un bisogno interiore di cambiare qualcosa nella propria vita, di intraprendere nuove vie e nuovi progetti, oppure può rappresentare la fine di un avventura.
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Sognare di cadere
Quando si sogna di cadere può significare una mancanza di autostima, un insicurezza interiore dovuta anche al fatto che magari ci si sta accingendo ad affrontare una nuova fase della vita. Questo può creare ansia, per poi sfociare in sogni che più che premonitori, sono il simbolo di ciò che stiamo vivendo dentro.
-
Sognare di morire
Sognare di morire potrebbe essere in parte essere interpretato come quando si sogna un viaggio, andando quindi a metabolizzare un cambiamento, l’inizio di una nuova vita con la “morte” della precedente.
Altre volte invece, sognare la propria morte può essere dovuto alla paura di morire, il sogno è quindi espressione delle proprie fobie e dell’ansia che esse procurano.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Come superare la paura della morte”
Simboli ricorrenti
Tra i simboli ricorrenti nei sogni troviamo spesso elementi come il fuoco, l’acqua, intesa anche come mare o fiumi, animali, boschi e foreste, labirinti, fenomeni soprannaturali, numeri, il sole e la luna.
Altri simboli sono più legati a fatto o azioni, come un telefono che suona, o sognare di volare, o salire una scala.
Un simbolo comune dei sogni è sognare di scappare, come se volessimo fuggire da un pericolo, ma probabilmente è la metabolizzazione del fatto che vogliamo fuggire da una responsabilità o da un impegno che non vorremmo mantenere.
Un altra tipicità dei sogni è quando si sogna di aspettare un bambino, fatto che indica una crescita, a qualcosa di nuovo nella propria vita.
Di contro, a volte invece si sogna durante una gravidanza.
Sognare in gravidanza
Abbiamo capito che sognare è un fatto comune, lo facciamo tutti praticamente ogni notte, anche se non sempre ce lo ricordiamo.
In gravidanza però è diverso, tendenzialmente si sogna molto di più, si arriva a sognare anche il 50% del tempo trascorso nel sonno, molto di più rispetto alla media del 20%.
Perché si sogna di più in gravidanza?
Durante la gravidanza si sogna essenzialmente tutto ciò che riguarda la nuova situazione che si sta vivendo, cominciando dal cambiamento del corpo.
In poche parole, sono sogni che aiutano la mamma a metabolizzare una nuova vita che verrà, perché un figlio in arrivo stravolge la vita, porta gioia ma anche ansia e preoccupazione.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Depressione post partum, cos’è e come curarla”
Sogni premonitori o ricordi?
Tutti i simboli prima narrati molto spesso sono anche ricordi del passato, magari anche ricordi nascosti in chissà quale cassetto della nostra mente, motivo per cui quando ci svegliamo alcuni avvenimenti o luoghi ci appaiono familiari.
Questo perché durante la notte il cervello metabolizza le informazioni ricevute, fresche di giornata o più datate, e ce le ripresenta sotto forma di sogni.
Sappiamo dalla neurobiologia che il nostro corpo, per allenare il cervello e renderlo pronto e elastico utilizza anche i sogni e quelli che provengono dalla zona ipotalamo-ipofisaria cioè dal centro del cervello, sono nutriti da immagini archetipiche come nei sogni premonitori.
E’ una zona antica, conservata nel profondo, è la memoria arcaica dell’uomo che ci porta ad analogie e associazioni che nella realtà della veglia non riusciamo ad avere come ad esempio, sognare una persona che non vediamo da tempo e che poi si rifà sentire proprio dopo un sogno del genere.
Per i popoli antichi i sogni erano messaggi inviati dagli dei mentre per la psicologia e, specialmente per la psicoanalisi, la loro importanza si trova nella dimensione simbolica e metaforica più che in quella energetica essendo la manifestazione dei pensieri e delle emozioni che di giorno nascondiamo.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “L’insicurezza”
Fu proprio Freud, il fondatore della psicoanalisi, che con la sua opera “Interpretazione dei sogni” nel 1899 scrisse che i sogni sono l’espressione di desideri rimossi, che l’inconscio usa per esprimere pulsioni sessuali e aggressive censurate dalla coscienza e li utilizzò come strumento terapeutico per accedere all’inconscio e rielaborare il materiale rimosso.
Quando ci svegliamo può capitare che ci facciamo una domanda che scaturisce proprio dal sogno: “E’ un messaggio? Cosa può significare?” e sono i sogni premonitori che affascinano sempre con il loro contenuto onirico e le loro verità se, come sosteneva Carl G. Jung, i sogni sono tutti di un “inconscio collettivo” pieno di immagini e simboli archetipici che trasmettono energia e sapienza.
Jung chiamava i sogni premonitori “grandi sogni” e sono eventi eccezionali perché ci appaiono con immagini che sembrano trasmettere quello che accadrà domani o nel futuro e spesso ci comunicano anche il nostro stato di salute psicofisico, ponendosi come dei veri e propri avvertimenti e se impariamo a interpretarli potrebbero esserci utili per avere suggerimenti e consigli.
“I sogni possono avere un aspetto premonitore o prognostico, e chi li interpreta farà bene a tenerne conto, soprattutto quando da un sogno palesemente carico di significato non emerge un contesto sufficiente a spiegarlo. Spesso tale sogno compare repentinamente, e appare del tutto oscura la causa che l’ha provocato. Naturalmente, se si sapesse a cosa mira, anche la causa apparirebbe evidente. Ma è soltanto la nostra psiche cosciente che non sa: l’inconscio, invece, appare informato, come se avesse sottoposto il caso a un accurato esame prognostico, più o meno come avrebbe fatto la coscienza se fosse stata al corrente dei fatti attinenti. Ma proprio perché erano subliminali, l’inconscio ha potuto percepirli e sottoporli a una sorta di esame che ne prefigura l’esito finale.
Carl Gustav Jung, Simboli e interpretazione dei sogni, 1961
Piero Angela nel suo libro: ”Viaggio nel mondo del paranormale” scrive che:
- Gli individui sulla terra sognano mediamente due ore per notte e si ottiene una cifra astronomica di avvenimenti sognati che statisticamente hanno delle analogie che, a volte centrano anche degli en plein.
- Spesso i sogni riflettono delle preoccupazioni reali della vita del sognatore.
- I sogni premonitori mancano di dettagli precisi e la descrizione generica perde di peso statistico.
- Questi sogni possono venire completati adattandosi a vari avvenimenti pur senza essere alterati.
- Spesso avviene un aggiustamento legittimo perché sogno premonitore è quando si sogna un qualsiasi incidente aereo e ferroviario e poi avviene realmente una catastrofe anche se nel sogno non è lo stesso mezzo.
- Il fattore tempo è determinante perché il prof. Bender dell’Istituto di parapsicologia di Friburgo citava il caso di un incidente sognato che si è verificato dopo 30 anni e quindi è come giocare per 30 anni alla roulette per ottenere una certa combinazione.
- Non vengono citate le premonizioni sbagliate ma solo quelle giuste.
- Quando c’è di mezzo l’interpretazione del sogno tutto diventa possibile potendosi adattare a tanti avvenimenti diversi e le combinazioni di abbinamento diventano astronomiche.
- C’è anche una deformazione del ricordo che fa apparire il sogno più somigliante alla realtà.
- Tendiamo a raccontare i fatti facendo risaltare certi aspetti a discapito di altri o anche a trascurarli per rendere il racconto più interessante e credibile.
Anche il filosofo Robert Todd Carroll afferma che il sogno fatto da tutte le persone della terra potrebbe in alcuni casi essere su tragedie e disastri che poi avvengono per pura casualità.
Sogni premonitori: la storia cosa dice?
I sogni mi hanno sempre affascinata studiandoli attraverso il mio percorso psicoanalitico e con le elaborazioni dei sogni dei miei pazienti e notare quante cose si scoprono con l’esperienza onirica che è la strada maestra e senza censure verso il nostro inconscio.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Psicoanalisi a Padova”
L’attività onirica è congenita nell’uomo e ne abbiamo notizie fin dagli albori dell’umanità perché sono sempre stati un mistero e non conosciamo a fondo la loro funzione ed è come metterci in contatto con loro che influenzano anche la vita diurna delle persone.
Sembra che siano le grotte di Lascaux scoperte nel 1940 in Francia, la prima testimonianza del mondo onirico dell’uomo con i disegni a carboncino ritrovati che sembrano rappresentare la fantasia o un sogno della caccia ai bisonti.
Fu poi la cultura babilonese con la scoperta della scrittura che ci riportò la descrizione di un sogno nella leggenda di Gilgamesh, re della città di Uruk dove gli apparvero gli dei per preannunciargli la sua morte.
Nella cultura sumerica il fatto di dormire in un luogo sotto terra era propizio al sognatore per avvicinarsi alla sua interiorità procurandogli sogni premonitori di profezie e che ripresero anche i sacerdoti della Grecia antica nei templi anche a scopo terapeutico.
Furono poi gli egizi con il “Libro dei sogni ieratico” che interpretarono il sogno come un’intrusione degli dei nella vita dell’uomo dandogli la possibilità di accedere dal mondo dei defunti a quello delle divinità protette dal dio Horus o, se malvage dal dio Seth.
Troviamo addirittura nel popolo ebraico la credenza che il sogno fosse una diretta manifestazione della volontà di Dio come il sogno profetico del faraone che troviamo nella Bibbia che annunciava l’avvento di sette anni di prosperità e sette di siccità.
Anche Aristotele si dedicò allo studio del sogno capendo l’importanza di un fenomeno che aveva una parte attiva nella vita delle persone perché il lavoro onirico è quello di contenere e elaborare le percezioni sensitive della veglia dando anche degli avvisi se c’è qualcosa che non va nel nostro corpo.
Ed ecco l’allontanamento dall’intervento divino che la tesi aristotelica fece dimostrando la capacità dell’uomo di prevedere il futuro come una qualità umana che può raggiungere con il sogno e non legata alla divinità.
C’è in effetti questo allontanamento dalla concezione religiosa come nel mondo romano che considerava i sogni come delle fantasie senza nessuna interpretazione, fino al Medio Evo che da un lato i sogni venivano considerati come umori corporei o guaritori dando vita a cerimonie religiose o al contrario come manifestazioni del peccato e del diavolo così che il Papa Gregorio II ne proibì l’interpretazione.
Indubbiamente dobbiamo notare che nella storia dell’umanità i sogni, da un lato affascinano molto e dall’altro sono vissuti come contradditori anche se sono presenti in tutte le culture e in tutti i tempi e sono portatori di segni e simboli che devono essere tradotti per renderci consapevoli del significato che possono avere per la nostra interiorità.
Sappiamo che i sogni hanno il potere di condizionare nel bene o nel male la vita del sognatore avendo la possibilità di entrare nel suo mondo interno e sconosciuto e a un territorio inconsapevole che influenza la sua vita diurna e condiziona più o meno le scelte di ognuno di noi.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Paura di amare: come riconoscerla ed affrontarla”
Quali sogni sono premonitori?
Vi siete mai chiesti se le ansie e le paure che abbiamo possono rivelarsi nei sogni premonitori?
Avete mai sognato che il vostro partner vi tradisce e con chi può esservi infedele?
Sicuramente ricorderete anche la sensazione di sollievo quando la mattina al risveglio vi rendete conto che è stato solo un sogno e non è un fatto realmente accaduto!
Lauri Quinn Loewenberg un’esperta in interpretazione dei sogni, membro dell’International Association for the Study of Dreams, ci dice che sognare l’infedeltà da parte del partner è piuttosto comune ed è uno dei sogni più ricorrenti (le donne lo fanno più spesso) e spesso non è reale ma ci toglie sicurezza e quando ci svegliamo siamo pieni di amarezza e rabbia perché spesso è la proiezione di una nostra paura.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Psicologia del tradimento: cosa ci spinge a tradire?”
Si potrebbe dire che è un modo che ha la mente per elaborare il problema per poterlo superare e potrebbe essere collegato a una situazione sgradevole che stiamo vivendo nella realtà o a problemi di cattiva comunicazione nella coppia ma anche in chi ha una relazione felice e vorrebbe esprimere al partner un suo disagio o una sua insicurezza.
In conclusione se è un tipo di sogno che si fa sempre più frequentemente probabilmente è correlato alla paura che si insinua nella nostra mente che tutto ciò possa realmente accadere.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Delusione”
Sogni e cinema
L’argomento dei sogni premonitori o ricorrenti è stato trattato ampiamente dalla scienza, dall’arte, dalla letteratura e dal mondo del cinema che viene considerato come un “sogno ad occhi aperti” dove lo spettatore può immedesimarsi e far prendere corpo ai suoi desideri più intimi e segreti.
Secondo il famoso psicoanalista Cesare Musatti, il cinema entra direttamente nell’inconscio dello spettatore con le immagini filmiche che riproduce e che si avvicinano alle fantasie inconsce.
Basta pensare allo scrittore austriaco Arthur Schnitzler e al suo romanzo psicologico “Doppio sogno” (Traumnovelle) del 1926 dove lo stesso Freud lo riconobbe come colui che riuscì a sondare le psiche dell’uomo ma contemporaneamente affermò la differenza tra la perspicacia e bravura del romanziere e, invece la sua ricerca di uomo di scienza.
Fu proprio la capacità evocativa e profonda dello scrittore di entrare nella psiche umana e nelle contraddizioni sociali della prima metà del 900 che ispirò il geniale regista Stanley Kubrick per creare il suo ultimo capolavoro cinematografico. “Eyes Wide Shut” nel 1999.
Doppio sogno Traumnovelle, 1926
“Nessun sogno […] è soltanto un sogno.”
Bibliografia
S. Freud, Il sogno, 1901 Bollati Boringhieri, 1975
S. Freud, Il disagio della civiltà, Bollati Boringhieri, 1975
C. G. Jung, Fondamenti della psicologia analitica, Bollati Boringhieri, 1981
B. Bettelheim, Il mondo incantato, Feltrinelli, 2012
A. Schnitzler, Doppio sogno, Newton Compton, 2011
P. Angela, Viaggio nel mondo del paranormale, Garzanti 1978
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