Se non ci fosse la seduzione non ci sarebbe la riproduzione della specie
Questo è stato verificato con numerose ricerche sociologiche e etologiche, difatti ancora adesso, la seduzione sfugge alle leggi scientifiche ed è meglio rappresentata dalla poesia o dall’arte.
Il processo seduttivo lo ritroviamo anche e, mai come ora, nelle situazioni sociali della modao della pubblicità perché fa parte del mondo dell’apparire in contrapposizione all’essere, ed è il trionfo del narcisismo.
Anche la derivazione latina è ambigua: ” seduco” ha il significato di tirare in disparte, salvare ma anche dividere allontanare e separare.
Possiamo chiederci se siamo dei seducenti o dei seduttori? Sono le due facce di una stessa medaglia della seduzione: i seducenti sono persone che riescono ad essere empatiche e con una capacità di ascolto dell’altro che affascina e stupisce.
Questo diventa un’arma vincente nel mondo d’oggi che è pieno di voci che cercano di sovrastarsi e dove l’altro non viene considerato.
I seduttori devono assolutamente provare la capacità di conquista con tutti i mezzi e questo diventa la priorità e mette in luce le loro difficoltà perché devono produrre desiderio e attrazione sessuale.
Infatti la seduzioneè il bisogno di continue conquiste per rafforzare la personalità, la fiducia in se stessi, l’autostima e per dare un’immagine vincente.
Sappiamo che i quadrupedi attirano il partner facendo leva specialmente sull’olfatto e l’uomo, da quando ha assunto la posizione eretta, ha cominciato a privilegiare la vista che ha favorito l’apprezzamento della bellezza.
Indubbiamente seduzione e bellezza sono una garanzia di successo, il che è una vera tirannia della nostra epoca e non sempre si coniugano in maniera armoniosa perché essere belli è un privilegio che ci dona la nostra natura ma è diventata una ossessione.( dismorfofobia )
Quando non accettiamo il nostro corpo siamo a disagio, perdendo così il sottile gioco seduttivo che è una garanzia per un erotismo felice dove è importante sentire il piacere coinvolgendo l’attenzione del partner per godere totalmente e liberamente del proprio corpo e di quello dell’altro.
Teniamo presente, per quello che riguarda la seduzione, che Oscar Wilde scriveva che gli uomini seducono con gli occhi e le donne con le orecchie, intendendo che gli uomini amano guardare e le donne vogliono sentire ” belle parole”.
Seduzione: Significato
La seduzione può essere, come scrive Willy Pasini “ prima di essere un’arte è una truffa”? O come afferma Jean Baudrillard. “Tutti i mezzi sono buoni per sfuggirla: sedurre l’altro senza tregua per non essere sedotti”.
Indubbiamente è un mezzo per comunicare e ha molte potenzialità sia positive che negative con il suo significato ambiguo di se-ducere: trarre in disparte, far deviare dalla propria strada, disunire, una specie di strategia dove c’è chi seduce e chi è sedotto, ma chi vince?
Forse nessuno o tutti ed è un pericoloso strumento nel bene e nel male che è sempre esistito trasformandosi da arte o gioco positivo a inganno, tranello o fregatura ed è un mezzo per attirare gli altri verso di noi e, si potrebbe dire che è un’attività che impegna in continuazione ( RELAZIONI SOCIALI ).
Scrive Aldo Carotenuto: ”La seduzione è qualcosa di più di un’esperienza saltuaria nella nostra vita sentimentale: esercitata o subita, è una costante della nostra intera esistenza, la trama stessa del nostro entrare in contatto, in sintonia col mondo.” E ancora:” La seduzione si basa su un’illusione, che però ha una sua realtà oggettiva…”
Teoria della seduzione elaborata da S. Freud
Umberto Galimberti nel suo “Dizionario di Psicologia” espone la teoria della seduzione di Freud scrivendo:” Teoria elaborata da S. Freud tra il 1895 e il 1897 secondo cui alla base delle nevrosi ci sarebbe il ricordo di scene reali di seduzioni subite nell’infanzia in un periodo in cui il bambino, incapace di emozioni sessuali, è nell’impossibilità di integrarne l’esperienza.”
Seduzione attraverso il corpo o la mente?
Freud diceva che l’organo più erotico di cui disponiamo è il cervello, quindi l’attrazione mentale è molto più forte di quella fisica ed è quella sensazione che si ha quando si è sulla stessa lunghezza d’onda con la persona che ti interessa.
Ovidio nell’Arte di amare sosteneva che fare la corte non è facile perché bisogna avere una buona conversazione, essere perseveranti, scrivere bene.
Un corpo bello ed erotico è più seducente di un’attrazione mentale? Non penso anche perché è molto difficile riuscire a liberarsi di una mente, perché ci sono persone che con il loro carisma seducono in maniera inconsapevole e possono scatenare reazioni chimiche dovute all’erotismo che comunicano mentalmente.
Come non ricordarsi di “attrazioni fatali” per docenti, per medici o allenatori che abbiamo solo sentito parlare e frequentato solo professionalmente, ma che ci hanno comunicato un’attrazione molto simile all’ innamoramento.
Tutto questo perché sono individui speciali e pieni di un fascino inconsapevole e che producono un’attrazione mentale e cognitiva che attrae prima ancora di renderci conto se il loro aspetto fisico o il loro carattere ci possa più o meno, piacere.
Spesso sono “fuochi fatui” che se ne vanno quando diventiamo più maturi perché l’attrazione mentale ha bisogno di reciprocità, cioè bisogna sentirsi ammirati anche dal partner per creare una vera relazione profonda e autentica che potrebbe generare amore.
Possiamo provocare la seduzione mentale? Da dove scaturisce?
In effetti la seduzione mentale è una specie di chimica del cervello che fa provare un’attrazione molto forte che potrebbe andare di pari passo con la seduzione fisica e, di conseguenza, trasformarsi in relazione amorosa, quando va a toccare i punti giusti.
La cosa importante è che sia possibile creare un rapporto che arrivi ad una intesa mentale e che può essere ottenuto se si riesce a creare con l’altra persona un coinvolgimento fatto di attenzioni verso quello che l’altro sta dicendo e guardandolo negli occhi.
Sicuramente l’aspetto fisico è importante ma la relazione deve durare nel tempo e può essere sostenuta da impegno e volontà di condividere passioni, interessi, ma anche emozioni negative come la paura, l’ansia o la tristezza ma specialmente dal sentirsi reciprocamente valorizzati e sostenuti dall’altro.
Rendiamoci conto che la seduzione mentale cresce e può durare nel tempo mentre quella fisica diminuisce o scompare ed è l’attrazione mentale che accende quella fisica e può far durare la relazione per tutta la vita ( QUALITA’ DELLA VITA ).
Nei social media cosa succede?
La seduzione nei social media come si esprime? Viene modificata? Cambia?
In rete il vantaggio principale è il fatto che è possibile attuare una seduzione attraverso un corteggiamento che può essere erotico, allegro, vivace e piacevole senza la fatica di mettersi in gioco e rischiare, anche se una relazione solo “scritta” spesso non ha un futuro e i casi di amore al primo byte sono rari.
Le relazioni interpersonali e la seduzione con i social media sono cambiate perché, non essendoci il corpo, si creano comunicazioni improntate a varie strategie che si attuano perché c’è la possibilità di entrare in contatto con più persone allontanando anche il pericolo del rifiuto.
La seduzione mentale stabilita via chat è meno forte di quella reale per la mancanza di comunicazione non verbale come sentire il tono della voce, lo sguardo, il comportamento, l’espressione del viso o l’atteggiamento corporeo.
Attraverso le chat però, possiamo anche conoscere persone simpatiche, intelligenti e divertenti dove la “seduzione virtuale” potrebbe trasformarsi in amore reale se la seduzione mentale che si instaura tra i due partner in chat, venga poi rafforzata da altri fattori e da incontri vis a vis.
Il pericolo del web è quello di cercare di riempire i vuoti creati da mancanza di informazioni sulla persona reale, con fantasie, immagini e aspettative che, poi si rivelano non esatte, deludenti e frustranti perché ci si sente imbrogliati e presi in giro.
In effetti possiamo pensare che le persone che instaurano relazioni virtuali come unica forma di relazione, hanno probabilmente paura dell’intimità e preferiscono mantenere le distanze senza assumersi nessuna responsabilità ( INSICUREZZA ).
Possiamo trarre la conclusione che la seduzione via chat non fa nascere coppie stabili? Indubbiamente dalle ricerche statistiche si evince che l’80% delle coppie si separa dopo il primo appuntamento, ma il restante 20% è riuscito a mantenere un legame stabile.
Seduzione, un po’ di storia
Quando è nata la seduzione? Come scrive Willy Pasini (La seduzione è un’arma divina) la seduzione c’è sempre stata e fa parte della storia dell’uomo, ma anche del mondo animale e vegetale per la sopravvivenza della specie.
La seduzione è sempre stata considerata come facente parte dell’universo femminile e anche giudicata negativamente attraverso figure di donne bibliche e mitologiche come Eva, la prima donna e prima seduttrice fatale, da dove iniziarono tutti i malanni dell’umanità e il suo opposto che è il simbolo della bontà e innocenza come la Vergine Maria.
Altra donna molto famosa fu Cleopatra che non era particolarmente bella ma con una grande personalità, fascino, astuzia e dominata dall’ambizione ma era anche molto intelligente, parlava diverse lingue e aveva spiccate doti politiche e diplomatiche.
Ci furono altre donne particolarmente famose per le loro seduzioni sia nella storia che nella letteratura e nella mitologia, come Salomè bella e crudele che respinta da Giovanni Battista, chiese la sua testa o Circe la maga che nell’Odissea trasforma gli uomini in porci o la bella Dalila che scoprì che la forza di Sansone era nei capelli e glieli tagliò.
Dall’antichità ad oggi
Nella Grecia antica la donna era molto attenta alla cura della propria persona e sentiva la bellezza come un’arma di seduzione che poteva essere usata sugli uomini adoperando tutte le strategie possibili, come Medea che per farsi sposare, aiutò Giasone a recuperare il “vello d’oro”.
Troviamo, poi le donne romane, affascinanti e manipolatrici, che si dedicavano al loro corpo con molte attenzioni per farsi belle e piacere specialmente quelle aristocratiche e ricche usando la seduzione per arrivare in alto, come Messalina capace di far eliminare chiunque la contrariasse.
Ed eccoci al Cristianesimo dove la seduzione era un’arma di Satana perché il corpo era in contrasto con l’anima e doveva essere “punito” per essere purificato e Dante Alighieri nella Divina Commedia mise, nel V canto dell’inferno, i lussuriosi morti in modo violento (Cleopatra, Cesare, Enea, Paolo e Francesca).
Fu solo nel Basso Medioevo che l’amore e la seduzione cominciarono a cambiare positivamente e cambiò l’immagine della donna con l’idea che passione, desiderio e seduzione non erano più negati.
Arriviamo al cinquecento e seicento dove la figura femminile divenne quella della cortigiana libera anche se di facili costumi, fino al settecento dove la seduzione raggiunse il suo massimo splendore, non più con significato negativo, con la nascita di una nuova corrente di pensiero, basata sulla ragione.
Infatti questa è l’epoca dei grandi seduttori da Giacomo Casanova che sembra un collezionista di donne a Don Giovanni che non ne ama nessuna ma le seduce per umiliarle, proiettato verso l’esibizionismo e il successo sociale.
Fu Oscar Wilde vissuto in epoca vittoriana che fece della seduzione uno strumento elegante, trasgressivo e intellettuale mentre si delinea anche la figura del seduttore perverso come il marchese De Sade o il dandy come Lord Brummel.
Il novecento
Con D’Annunzio la seduzione è un atto emotivo e psicologico che circonda la sessualità che nella parte artistica troviamo in Gustav Klimt che dipinge con una grande carica erotica e dove c’è il potere assoluto dell’eros e della fusione tra amanti.
Infatti c’è l’avvento della psicoanalisi, della ricerca interiore, della sessualità infantile e dell’interpretazione e dell’inconscio che portano verso una nuova forma di seduzione che si apre su nuovi feticci prodotti dal cinema, dalle pubblicità e dai mass media, “persuasori occulti” che inviano messaggi subliminali di seduzioni artificiali.
Oggi e i tempi della seduzione
Amore e seduzione sono oggi scanditi da internet, dalle chat e dai social nei quali ci si identifica e con cui si possono camuffare identità, idee, messaggi e costruirsi una vita parallela e artefatta dove si tiene conto solo delle proprie necessità ( PAURA DELLA SOLITUDINE ).
La seduzione dovrebbe produrre un dialogo tra due persone che esprimono l’una all’altra le proprie capacità, desideri e necessità psicologiche per costruire un legame attraverso l’interesse prodotto sull’altro, che viene attratto da qualità e doti interiori, oltre la parte estetica indubbiamente importante.
Ci dobbiamo rendere conto che, come scrive Willy Pasini, la seduzione è un’arma micidiale, nel bene e nel male e che, al di là della percezione sensoriale che passa attraverso il corpo, elaboriamo un gran numero di messaggi simbolici e fantasie che sono preziosi nel grande gioco della seduzione.
Bibliografia
Willy Pasini “La seduzione è un’arma divina” Mondadori 2011
Aldo Carotenuto “Riti e miti della seduzione” Bompiani 1994
Jean Baudrillard “ Della seduzione” Cappelli 1980
Francesco Alberoni “ Ti amo” Rizzoli 1996