Parlare di masturbazione femminile è ancora un tabù ed è un argomento che, ancora adesso, non viene sempre accettato come forma valida di espressione sessuale e, affrontato pochissimo, perché significa sostenere l’accostamento donne-piacere sessuale.
Questo perché, nel passato, la masturbazione era bollata dalla Chiesa come peccato e dannosa per l’anima e per il corpo, proprio per allontanare i giovani da una pratica rivolta solo al piacere e non alla prosecuzione della specie.
Come psicoterapeuta e sessuologa ho osservato spesso che, per patologie come vaginismo e anorgasmia, l’assenza di una educazione sessuale familiare e scolastica porta a disfunzioni sessuali dove, la mancanza della masturbazione, è un’assenza di conoscenza del proprio corpo e della propria fisicità.
Prima di continuare, ti consiglio di guardare questo breve video in cui parlo della masturbazione femminile:
La masturbazione, un piacevole bisogno fisico
Per le donne, masturbarsi non è solo un atto fisiologico, che è la base per una buona sessualità, ma apporta anche dei giovamenti alla salute psicofisica della donna stessa.
L’autoerotismo femminile porta infatti una serie di benefici quali:
- Rilascio di endorfine e dopamina: sono neurotrasmettitori rilasciati dall’orgasmo e dalla attività fisica e sono provocati dal piacere come nella masturbazione.
- Potenziale miglioramento della vita sessuale con il compagno, sia per le donne che non riescono ad avere un orgasmo con il partner, sia per indirizzarlo meglio su quello che le piace di più.
- L’autoerotismo aiuta a lubrificarsi e a ridurre la secchezza vaginale che diventa spesso un problema nella menopausa.
- Allevia lo stress che sappiamo collegato a vari problemi come depressione, ansia, malattie psicosomatiche, cardiache o tumorali
Stigmatizzazione e falsi miti della masturbazione femminile
Come dicevamo all’inizio dell’articolo, la masturbazione femminile è ancora vissuta come tabù, con sensi di colpa e con delle nette differenze rispetto alla masturbazione maschile, quasi universalmente accettata.
Come risulta da uno studio, la differenza tra i generi, per quello che riguarda l’autoerotismo, è del 68%: in media infatti, gli uomini si masturbano 156 volte all’anno, contro le 50 volte delle donne, e non perché hanno più desiderio, visto che il risultato della valutazione della libido è stato 6.6 per gli uomini e 5.5 per le donne.
Sono proprio la vergogna, il giudizio sociale e la non educazione sessuale le cause che impediscono alla donna di esplorare la propria sessualità attraverso la masturbazione, che è invece importante per l’autodeterminazione sessuale.
Perché alle giovani ragazze non viene quasi mai spontaneo toccarsi come fanno i ragazzi? Perché sentirsi a disagio? Perché i sensi di colpa?
Nell’infanzia c’è la tendenza a tollerare i maschietti che giocano e si accarezzano i genitali, mentre per le femmine c’è molto più imbarazzo da parte degli adulti, che spesso vengono riprese, sgridate e censurate.
Ecco una delle prime forme di discriminazione tra maschile e femminile nella sessualità, dove gli adulti comunicano il senso di colpa e di vergogna ma, anche, di paura verso il piacere sessuale e la masturbazione femminile.
Non si parla di masturbazione femminile, viene rimossa, negata con il messaggio di “non normalità” perché la donna dovrebbe essere un oggetto sessuale passivo che può solo ricevere e non procurarsi piacere da sola.
Vi sono poi tanti altri falsi miti associati alla masturbazione femminile, che andremo ora ad argomentare insieme.
Le donne non si masturbano
Come visto poc’anzi, questo non è assolutamente vero, anzi! In media, le donne si masturbano almeno una volta la settimana.
La masturbazione femminile e il sesso con il proprio partner sono attività che le donne hanno con risultati diversi ma ugualmente soddisfacenti, perchè un’attività non sostituisce l’altra, ma viene attuata per il piacere e la soddisfazione sessuale.
Stimolare il clitoride è l’attività che viene praticata di più (97%) proprio perché è l’organo adibito solo al piacere sessuale della donna (in Africa viene eseguita, per questa ragione, l’infibulazione), infatti nella zona ci sono ottomila terminazioni nervose, circa il doppio di quelle del pene.
Le donne che hanno un partner non si masturbano
Le donne si masturbano anche se hanno un partner che le soddisfa sessualmente così come succede agli uomini, e nella coppia potrebbe essere un vantaggio per aumentare l’erotismo e la complicità.
La cosa importante è valutare se la masturbazione femminile aiuta o mette in crisi il rapporto perché, se l’autoerotismo della partner femminile è una “consolazione” al rapporto sessuale non soddisfacente, questo non è positivo per la relazione.
Se capita questo e, di conseguenza, non c’è una buona sintonia sessuale, è il caso di rivolgersi ad uno psicoterapeuta con formazione in sessuologia, per farsi aiutare.
Differenze di percezione culturale fra masturbazione maschile e femminile
La percezione culturale tra masturbazione maschile e femminile è diversa perchè al maschio è sempre stato attribuito un desiderio che deve essere soddisfatto lecitamente e assolutamente, mentre per la donna sicuramente meno.
Poiché l’autoerotismo permette il piacere e l’orgasmo autonomamente, nell’immaginario collettivo la donna non doveva e non poteva avere bisogno di questo perché era sempre vista come sessualmente “dipendente” dal maschio.
La donna ha sempre vissuto la masturbazione con sensi di colpa e senza quella spontaneità e fiducia che i maschi hanno per la masturbazione, e che serve loro come crescita e conoscenza psico-sessuale.
Perché (anche) le donne si masturbano
Nonostante la rivoluzione sessuale degli anni settanta le donne che si masturbano creano imbarazzo, ma le donne, invece, praticano l’autoerotismo a tutte le età e in vari modi.
L’autoerotismo viene procurato, secondo quello che piace di più a una donna, con la stimolazione del clitoride con le dita o si strofinandosi su cuscini o con la doccia verso i genitali, o stringendo le cosce e i muscoli pelvici.
La donna che si masturba, di solito, non ha difficoltà ad ammetterlo ed è importante sapere che è una pratica che porta benefici alla mente e al corpo e che non deve essere interrotta quando si inizia una relazione pensando che potrebbe danneggiarla.
Nello sviluppo infantile il bambino esplora il suo corpo ed è un passaggio fondamentale per la scoperta e la conoscenza del corpo e delle parti più piacevoli.
Anche in questo periodo infantile c’è la tendenza a tollerare di più quando i maschi si toccano i genitali, delle femmine che vengono sgridate o viene fatto un divieto espresso in maniera chiara e decisa.
È questo atteggiamento negativo e portatore di colpe che introduce nella bambina il senso della vergogna e della colpa che poi svilupperà nelle tappe successive della crescita.
Con la crescita arriva il senso del pudore e della curiosità verso la sessualità e con la pubertà e la prima mestruazione sia i genitori che la società esercitano un controllo sul corpo femminile che è sicuramente più restrittivo rispetto alla controparte maschile.
Quanto è diffusa la masturbazione femminile
Sicuramente al giorno d’oggi la masturbazione femminile è più accettata sia dalle donne single (15%) che in coppia (13%) e, da studi fatti, il 74% delle donne ammettono la masturbazione.
Sembra che ad oggi la masturbazione femminile si avvicini sempre più a quella maschile, anche se c’è la difficoltà ad essere accettata nella relazione di coppia, essendo associata all’idea della solitudine o al fatto della non soddisfazione da parte del partner.
C’è sicuramente un cambiamento di percezione anche all’interno del mondo femminile che vede la masturbazione non più come un sostituto di una mancanza di un partner, ma come un diritto al piacere.
Oggi, infatti, le donne accedono di più ai siti pornografici, ai libri erotici o ai sex toys o anche alle varie fiction televisive che parlano di masturbazione femminile.
Le componenti della masturbazione femminile
Desiderio sessuale
Il desiderio sessuale nasce dalle fantasie sessuali che fino agli anni sessanta era prerogativa maschile ed erano i maschi che dovevano far nascere il desiderio nelle loro partner, mentre l’omosessualità era negata.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Desiderio e attrazione sessuale”
Fantasie sessuali
Sono le fantasie sessuali che possono aiutare e far nascere il desiderio, l’eccitazione, la lubrificazione e l’orgasmo nell’autoerotismo femminile.
L’immaginario erotico aiuta, integra e ha un ruolo fondamentale perché non è necessario metterlo in atto e nemmeno, se non si vuole, raccontarlo.
È una libertà che le donne si prendono, ma ne sono anche spaventate, proprio perché sono pensieri liberi senza censura, ma servono molto nella masturbazione femminile per il desiderio, il piacere e l’eccitazione
Ad esempio, da uno studio risulta che il 64% delle donne dicono che nelle loro fantasie sessuali erano sessualmente dominate e il 52% che erano legate; questo non significa assolutamente, però, che poi queste fantasie debbano essere messe in atto.
Orgasmo
Anche nella masturbazione femminile avviene l’orgasmo, che nasce da uno stimolo eccitante e produce lubrificazione vaginale (vagina bagnata), cioè piccole quantità di liquido denso.
Eiaculazione femminile
Lo squirting, durante l’orgasmo, consiste in una sostanza acquosa espulsa dalla vescica in abbondanza, che i ricercatori hanno analizzato trovando enzimi che sono anche nell’urina e che si mescola con il liquido dell’eiaculazione dando vita all’eiaculazione orgasmica.
Benefici della masturbazione femminile
Per avere dei benefici dalla masturbazione femminile è importante che sia attuata con la giusta atmosfera, sia interna che esterna, come un “faccio all’amore con me stessa”.
L’atmosfera erotica e rilassante che una donna può crearsi aiuta a sentire al massimo i benefici della masturbazione che riguardano la salute fisica, mentale, sessuale e il piacere, come:
- Le endorfine prodotte dall’orgasmo, che aiutano a eliminare o abbassare lo stress e ad avere pensieri positivi
- Da un lato l’energia e il rilassamento della masturbazione può aiutare la donna ad avere un sonno ristoratore o potrebbe aumentarle l’energia psico-fisica.
- Quelle donne che hanno difficoltà ad avere un orgasmo in coppia, possono aiutarsi con la masturbazione e capire come e dove dirigere il partner nel rapporto sessuale.
- Per le più giovani la masturbazione sembra che aiuti a calmare i dolori mestruali (con le endorfine) e per quelle in menopausa, oltre ad allenare con la masturbazione il pavimento pelvico (esercizi di Kegel), c’è un maggiore afflusso di sangue alla vagina, e maggiore lubrificazione.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Benessere sessuale e affettivo”
La masturbazione femminile nella storia
Con la storia della masturbazione femminile intendiamo quali cambiamenti culturali e storici sono avvenuti nella società e che riguardano i tabù, i comandamenti religiosi, le norme legislative e gli studi fatti sull’autoerotismo femminile.
Sappiamo che nell’antico Egitto le regine erano seppellite con tutti gli oggetti a loro necessari compreso il dildo, così come il Kamasutra spiega il modo migliore per la masturbazione.
Non c’è nessun riferimento ad essa nella Bibbia, mentre nell’Antica Grecia consideravano l’autoerotismo, sia femminile che maschile, come parte integrante della loro cultura e società.
Fu con l’inizio del Cristianesimo che la masturbazione non venne più presa in considerazione essendo un’attività che portava solo al piacere e non alla gravidanza, e fu S. Agostino a considerare la masturbazione un peccato contro natura.
Stessa situazione nel Medioevo, nell’Islam o nell’Ebraismo e l’Illuminismo considerava la masturbazione un atto grave, per non dire degli Stati Uniti che nel seicento praticavano la clitoridectomia per curare la masturbazione femminile che era passibile di pena capitale.
Nello stesso periodo in Europa, invece, veniva usata dalle bambinaie per calmare i bambini e farli addormentare, ma questo fino a quando un medico svizzero, Tissot, pubblicò “Onanisme”, un trattato sugli effetti negativi della masturbazione.
Masturbazione femminile verso l’era moderna
La medicina, per tutta l’Epoca Vittoriana, considerò la masturbazione come portatrice di malattie mentali tanto da proibire alle ragazze di andare a cavallo o usare la bicicletta per paura che provassero piacere e prescrivevano l’infibulazione o le cinture di castità.
La cosa strana è che i medici curavano l’isteria toccando il clitoride fino all’orgasmo; ed ecco la nascita dei vibratori perché i medici “si stancavano” di continuare manualmente la manipolazione, così come potete vedere nel film “Hysteria” del 2011.
Fu con Sigmund Freud e con Wilhelm Reich che i medici portarono la masturbazione femminile verso l’idea che potesse essere positiva per le donne e che i bambini stessi si masturbavano.
Dobbiamo arrivare a Alfred Kinsey e la sua ricerca nel 1953 “Il comportamento sessuale nella donna”, che si capì che il 97% degli uomini e il 62% delle donne usavano la masturbazione e fu, per quello che riguardava il dato sulle donne, uno shock.
Proseguirono, poi, nelle ricerche William Masters e Virginia Johnson che nel 1966 scrissero “L’atto sessuale nell’uomo e nella donna” che fece grande scandalo perché ogni atto sessuale veniva ripreso e fotografato.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Sessuologia:storia, nascita ed evoluzione”
Heinz Kohut, psicoanalista americano, scrive che l’autoerotismo può diventare patologico se diventa una masturbazione compulsiva e ripetitiva, perdendo la sua caratteristica di far sentire la persona e il proprio corpo vitale e reale.
Ad oggi la masturbazione femminile è ancora vista con diffidenza e vergogna anche dalle donne, non considerandola quello che ha di fondamentale e cioè: una tappa importante, fondamentale e necessaria per una crescita psicosessuale armoniosa.
Come approcciarsi alla masturbazione
La pubertà è il momento in cui le ragazze si masturbano per provare sensazioni nuove e piacevoli se si sentono libere senza avere alle spalle una storia di paure, vergogne, rimproveri e sensi di colpa.
Purtroppo è proprio questo approccio sbagliato che porta le donne ad avere un rapporto falso e con poca familiarità con il loro corpo e con la loro sessualità.
Sembra che la masturbazione e l’accesso al piacere debba essere mantenuto segreto con l’idea che possa essere solo una consolazione per l’assenza di un partner o per una relazione di coppia insoddisfacente.
Quando nel mio studio chiedo ai miei pazienti maschi a che età hanno cominciato a masturbarsi, mi dicono tutti che avevano sui 12 o 13 anni o, qualcuno, più tardi, ma se lo chiedo alle donne quasi tutte mi dicono che non lo hanno mai fatto.
Siamo noi psicoterapeuti e sessuologi che notiamo come le future disfunzioni femminili, come l’anorgasmia, il vaginismo o la mancanza di desiderio, sono spesso dovute alla mancanza di autoerotismo dovuto a un’educazione sessuofobica, rigida e improntata alla vergogna.
Tecniche di masturbazione femminile: come iniziare a masturbarsi
Le tecniche di masturbazione dipendono dal rapporto con il proprio corpo e con il piacere, per cui anche se una donna non ha mai provato a farlo, credo sia importante cercare la masturbazione per vivere meglio la propria sessualità a qualsiasi età.
È importante conoscere bene gli organi genitali esterni che non sono chiaramente visibili se non con uno specchietto con il quale dovete osservarvi con calma e pazienza per cercare di capire come siete fatte.
Masturbazione esterna e stimolazione del clitoride
Eccolo il clitoride: il più importante organo dell’apparato genitale femminile, con una innervazione sensitiva che è la più alta del corpo umano avendo ottomila terminazioni nervose (il doppio di quelle del pene) e serve solo per il piacere femminile.
È formato da tessuto erettile, per cui nel momento dell’eccitazione, durante la masturbazione o il rapporto sessuale, affluisce del sangue che lo rende turgido, elastico e di maggiori dimensioni.
Anche le grandi labbra e le piccole labbra si inturgidiscono con l’eccitazione, a causa dell’afflusso maggiore di sangue.
Ora avete visto come siamo fatte per cui potete iniziare, dopo la conoscenza fatta con lo specchio, l’esplorazione di tutta la zona vulvare con le dita, lentamente e cercando di percepire le sensazioni che sentite.
Ognuna di noi lo farà nella maniera che le è più congeniale per capire come eccitarsi e come raggiungere l’orgasmo, perché l’obiettivo è imparare come masturbarsi al meglio e stare bene, anche esplorando il resto del corpo come, ad esempio, i capezzoli, altra zona molto erogena.
Masturbazione vaginale
Sembra che solo il 2% delle donne usino la masturbazione vaginale accompagnandola alla masturbazione del clitoride, che è invece la forma più comune di masturbazione femminile.
Le zone erogene sono infatti diverse da donna a donna e ognuna ha la sua mappa personale: lontane dai genitali come le orecchie, il collo, le ascelle, la bocca, la nuca o la schiena e quelle più vicine come i glutei, l’ano, il pube o il seno e quelle decisamente implicate come il clitoride, le piccole e le grandi labbra, la zona intorno all’uretra e il famoso punto G.
Se il clitoride è estremamente sensibile, la vagina al contrario è sensibile al tatto ed è un condotto flessibile di muscoli lisci con una muscolatura striata vicino all’ingresso vaginale, ed è rivestista di una membrana mucosa, con fibre sensibili al tatto.
Molte donne riferiscono sensazioni piacevoli ed erotiche alla palpazione, distensione e forte pressione vicino all’accesso vaginale prodotte da stimolazioni vaginali diverse dalla stimolazione del clitoride e che, però, contribuisce molto all’orgasmo.
All’interno della vagina dovrebbe esserci il punto G che fu scoperto da un ginecologo tedesco Grafenberg negli anni ’50, che effettivamente esiste ma solo nel 50% delle donne.
Da dove viene fuori? È un organo embrionale non sviluppato che corrisponde alla prostata dei maschi.
Come localizzarlo? È all’interno della vagina a 5/6 centimetri nella parete superiore e può produrre, se stimolato, un orgasmo che non implica il clitoride ma solo la penetrazione.
Quindi molte donne usano la masturbazione clitoridea ma anche quella anale o vaginale usando strumenti che possono dare piacere e che variano da persona a persona.
Masturbarsi con sex toys e oggetti di uso quotidiano
Non tutti i sex toys sono validi per ogni donna e, quindi, è fondamentale riuscire a sperimentarli per trovare quelli giusti e anche per poterli usare con il partner.
Ormai su internet ci sono vari giochi che possono essere molto utili e piacevoli per una donna, ricordate i vibratori che avevano le protagoniste di Sex and the City?
Ricordatevi di tenerli sempre puliti e sterilizzati e di non eccedere nelle dimensioni e sono anche utili per fare una ginnastica dei muscoli vaginali, per tonificare il pavimento pelvico.
Quindi via libera ai sexy toys (durante il lock down le vendite sono aumentate dell’87%!) come: vibratori, peni artificiali a batteria che vibrano (dildo), pompette per succhiare il clitoride e le palline della geisha.
Il dildo o il vibratore possono servire anche per conoscere meglio i punti interni della vagina come il punto G e anche per giocare in coppia, perché ricordiamo che i sex toys non devono diventare i sostituti della relazione tra partner.
Masturbazione femminile: sexy toys o Harmony il sex robot?
Ecco la novità per il piacere sessuale! Via i sexy toys o le ricerche su Tinder o gli scopa-amici per un sesso veloce, soddisfacente e senza risvolti sentimentali: una vera e propria “scopata senza cerniera” come scriveva Erica Jong in “Paura di volare” nel lontano 1973 che vendette 20 milioni di libri e che descriveva un incontro libero, solo sesso fine a se stesso.
Fonte: www.wired.it Harmony, la RealDoll robotica che rivoluzionerà il sesso solitario
Ora con l’avvento dell’intelligenza artificiale è nato Harmony, questo è il suo nome, venduto anche in versione maschile, un sexy robot che muove le labbra e riproduce differenti espressioni facciali, con una pelle riscaldata per imitare quella umana e ha anche una sua personalità scegliendo tra timida, romantica o intraprendente. Si offende se il proprietario la trascura o prende l’iniziativa se non fa sesso.
Ha innumerevoli sensori che inviano ad un cervello-computer segnali che gli indicano dove viene toccata per produrre la giusta reazione fino all’orgasmo.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “11 Tipi di orgasmo femminile”
Quali i benefici e quali i rischi?
Potrebbero questi sex robot essere usati per trattare problemi sessuali come disfunzione erettile o eiaculazione ritardata o disturbi del desiderio?
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Disfunzione erettile: cause e rimedi all’impotenza maschile”
Effettivamente potrebbero togliere l’ansia da prestazione ma peggiorare l’intimità delle relazioni tra partner, però potrebbero essere usati per nuovi giochi di coppia e come sostegno per i disabili.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Disabilità e sessualità”
Altri problemi potrebbero provenire da hackeraggio o da furti di dati sensibili.
Certo è che il mercato del sesso tra bambole di gomma e sexy robot ci portano a pensare a quanto sono cupe le storie sul rapporto tra i sessi e a chiederci verso quale sarà il futuro delle relazioni di coppia.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Perversioni sessuali di coppia”
Conclusione sulla masturbazione femminile e sul corretto approccio
Ripensate alla vostra esperienza di autoerotismo e riprovateci usando creme, gel o sex toys oppure sotto la doccia o su un asciugamano, o un cuscino, e imparate quali sono i movimenti con le mani che vi piacciono di più e quali fantasie vi sono più utili.
Il benessere, la soddisfazione e il piacere della mente e del corpo devono essere i vostri indicatori nell’autoerotismo che vi porteranno a capire di più di voi stesse.
Se dovessero crearsi problemi perché non ci riuscite o si trasforma in uno strumento ansiogeno o vi masturbate troppo, non esitate a chiedere consiglio a uno psicoterapeuta formato in sessuologia che potrà tranquillizzarvi e darvi buoni consigli.
Continuo a considerare la masturbazione come il miglior passatempo possibile.
Jamie Lee Curtis
Bibliografia:
J. A. Ramos Breva, 2021 Un incontro con il piacere, autopubblicato
V. Tintina Cor, L’energia femminile, 2022
E. Ensler, I monologhi della vagina, Mondadori
R. Rossi, Vengo prima io, 2019 Fabbri
M. Balistreri, Sex Robot, 2018 Fandango
H. Sorayama, Sexy Robot, 1990 Books Nippan
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