Quando la violenza è una faccenda di famiglia
Maltrattamenti in famiglia, solo a pronunciare queste parole, come anche la parola violenza, ci viene da pensare a quanto sia assurdo che un uomo possa arrivare a far male o addirittura uccidere i propri cari.
Statisticamente viene uccisa nel mondo una donna ogni 8 minuti, la violenza tra le mure di casa non è un problema degli altri, ma un problema che riguarda tutti, è un problema della società in cui viviamo.
A volte si tratta anche di avere a che fare con un ex marito o fidanzato che vuole a tutti i costi recuperare un rapporto perduto o peggio ancora vendicarsi, con violenza e soprusi anche sessuali. In questi casi si cade nel reato di stalking.
La violenza sulle donne porta a patologie psicologiche, stati depressivi, porta la donna a perdere autostima e fiducia in se stessa e nella vita.
La violenza in famiglia è un problema serio e va analizzato e contrastato.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Autostima femminile: come migliorarla“
Iniziamo l’articolo con un breve video dove vi parlo della violenza sulle donne:
Uomini violenti e maltrattanti
Gli uomini violenti e maltrattanti non sembrano tali perché, specialmente nei primi tempi, verso la loro compagna hanno buone qualità, sono gentili, simpatici, l’uomo violento gode della stima degli amici, ha successo nel lavoro e quasi mai hanno problemi di droga o di alcool.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Violenza psicologica sulle donne“
Ormai tramite i media conosciamo tutti la violenza fisica sulle donne, ma essa è solo una parte del problema in quanto esiste anche la violenza psicologica sulle donne. Moltissime donne infatti, anche se non sono mai state picchiate, convivono giornalmente con aggressioni verbali, umiliazioni e pressioni sessuali.
Gli uomini maltrattanti e violenti, sia fisicamente che verbalmente, sono due categorie che si sovrappongono perché hanno le stesse radici e stessa mentalità dove le persone violente fisicamente lo sono anche verbalmente e quelli psicologicamente crudeli arrivano all’intimidazione fisica.
Gli sbalzi d’umore dell’uomo violento sono particolarmente sconcertanti perché passa da momenti in cui è disperato e bisognoso d’amore e di cure ad altri in cui diventa “la bestia” che non ha niente a che fare con la persona tenera.
Le donne maltrattate sanno che lui promette di cambiare e mette di mezzo gli amici, davanti ai quali ha un comportamento diverso, perché la convincano ad offrirgli un’altra prova ma lui diventerà ancora più pericoloso quando lei tenterà di lasciarlo.
Tipi di violenza
I tipi di violenza sulle donne, verbale, fisica o psicologica sono quasi sempre tutti presenti nell’uomo violento.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Cat Calling, il fenomeno delle molestie di strada“
Le possiamo suddividere in violenze verbali, violenze fisiche e violenze psicologiche.
Violenze verbali
Le violenze verbali sono quel tipo di violenza dove le parole umiliano, condizionano i pensieri, a volte non c’entrano nulla le grida, ma la violenza verbale si fa fine, subdola, come nel caso degli uomini narcisisti che manipolano con le parole esercitando comunque un tipo di violenza.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Disturbo narcisistico della personalità“
Caratteristiche della violenza verbale:
- Ingiurie che gli uomini maltrattanti fanno insultando la compagna e minando la sua autostima e colpendola in quei punti in cui una donna è più fragile come la femminilità, l’estetica o le capacità intellettive.
- Anche davanti ad altre persone la pone in cattiva luce prendendola in giro e facendo confronti negativi.
- Solo lui sa come vanno svolte le cose e lei sbaglia sempre e l’uomo è l’unico a saperle fare bene e ha sempre un atteggiamento di ipercriticità.
- Gli uomini maltrattanti trattano la loro donna come se fossero dei generali che devono dare degli ordini e pretendono la massima ubbidienza.
Violenze fisiche
La violenza fisica è una violenza nei fatti, atta a fare male, spaventare quasi a morte, le aggressioni sono spesso verso la diretta interessata ma alcune volte possono anche essere più subdole rivolgendosi agli animali di casa o ad altre cose a cui la vittima tiene molto. In questo caso la violenza fisica va di pari passo con quella psicologica.
Nel caso di violenza diretta sulla donna possono esserci vari gradi:
- Lancio di oggetti.
- Schiaffi, spintoni, urla, morsi.
- Botte vere e proprie con fratture e ricorso a cure in ospedale.
- Tentativi di soffocamento o ferite con armi da taglio.
- Vero e proprio femminicidio.
Violenze psicologiche
La violenza psicologica comprende quegli abusi che vogliono in qualche modo ledere l’autostima della donna.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Violenza psicologica sulle donne“
Anche qui vi sono delle caratteristiche precise della violenza psicologica:
- Gli uomini violenti sono dei grandi esperti di violenze psicologiche, come isolare dai parenti e dagli amici la partner per non farla parlare con persone che potrebbero convincerla che lo deve lasciare.
- L’uomo violento tende a impaurire la donna con esplosioni di rabbia anche verso i figli per cui la madre risulta ancora più spaventata e timorosa.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Come gestire gli attacchi di rabbia“
- Davanti agli altri ha un comportamento perfetto e viene giudicato dal contorno sociale come un uomo che si occupa molto della sua famiglia.
La violenza domestica
La più frequente violenza domestica contro le donne è quella che avviene con un “partner intimo” come un fidanzato, marito o convivente.
La violenza sulle donne esercitata da conviventi o mariti o ex è un esercizio di potere per fare del male alla partner o per controllarla, che produce intimidazione, terrore o ferisce.
Nel 1966 l’OMS ( Organizzazione Mondiale della Sanità) ha definito la violenza domestica (family violence) con queste parole:
“Ogni forma di violenza fisica, psicologica o sessuale e riguarda tanto soggetti che hanno, hanno avuto o si propongono di avere una relazione intima di coppia, quanto soggetti che all’interno di un nucleo familiare più o meno allargato hanno relazioni di carattere parentale o affettivo”.
OMS
I maltrattamenti in famiglia contro la donna oltre ad essere una violazione dei diritti umani, produce nella sua psiche e nel suo corpo profonde ferite alle quali spesso assistono i figli che restano marchiati da questa esperienza traumatica.
La violenza domestica è spesso un insieme di aggressioni fisiche, psicologiche e sessuali con la deprivazione o il controllo ossessivo dell’uso del denaro accompagnate da insulti, umiliazioni e ricatti anche in presenza dei figli.
Violenza domestica sulle donne
La violenza domestica richiede anche cure sanitarie e la donna deve andare dal medico o al Pronto Soccorso per le ferite procurate da un compagno o per essere costretta a rapporti sessuali che comportano malattie veneree o aborti.
Le donne maltrattate vivono nella paura e ansia continua di fare qualcosa che possa produrre la reazione violenta del partner sia per loro stesse che per i figli e tutto questo porta ad avere sempre meno stima in se stesse, può essere causa di disturbi del sonno, della digestione, depressioni e pensieri suicidari.
Le donne maltrattate possono reagire in maniera diversa ma tutte soffrono della solitudine e dell’indifferenza sociale che le fa sentire ancora più sole e isolate da tutto. A volte capita che le donne vittime di violenza cerchino di ridurre il problema negandolo e alcune cominciano a fare abuso di alcool o droghe.
Tutto questo capita perché i mariti violenti, fuori casa, sono persone che appaiono come “normali” per cui queste compagne non vengono credute, nemmeno dai loro familiari e si sentono piene di sensi di colpa.
E’ quindi fondamentale accettarle e dare fiducia e sostegno a queste donne per rompere il loro isolamento e ridare l’autostima e la forza di andare in un Centro antiviolenza specializzato.
Violenza domestica sui figli
La violenza domestica sui figli la troviamo perché sono presenti a situazioni di violenza del padre contro la madre per cui vengono segnati da questa esperienza traumatica.
Anche se i figli non assistono direttamente alle violenze sono sempre nell’incertezza e nella paura che possa succedere qualcosa e si sentono impotenti o pensano di essere la causa di tutto questo.
L’identificazione con i genitori è fondamentale per la crescita di un bambino e per come si muoverà nel mondo con gli altri.
Ogni bambino reagisce in maniera diversa ai maltrattamenti in famiglia perché potrebbe identificarsi con il padre in quanto lo vede più forte, e a disprezzare la madre.
In ogni caso tutto questo porta i figli a gravi conseguenze nello sviluppo emotivo e cognitivo e a reagire ai conflitti con rabbia, aggressività o a chiudersi in se stessi isolandosi e diventando passivi.
Possono avere problemi con il sonno, disturbi alimentari e difficoltà scolastiche e, per gli adolescenti diventa molto difficile la conquista dell’autonomia e la capacità di controllo delle proprie emozioni. La violenza domestica priva i figli di un ambiente sereno e sicuro dove giocare e vivere bene l’infanzia e l’adolescenza.
E’ molto importante ascoltare e credere quello che dicono i figli che vivono i maltrattamenti in famiglia perché bisogna rassicurarli che quello che succede non è colpa loro e aiutare le donne maltrattate può essere un modo anche per proteggere i figli.
Violenze sessuali
Le convinzioni in fatto di sessualità degli uomini maltrattanti sono che il sesso è finalizzato a soddisfare principalmente i suoi bisogni e non per condividerlo con la sua compagna.
Tutto gira intorno a lui e se cerca di far raggiungere l’orgasmo alla partner è perché vuole sentirsi dire che è un ottimo amante e pensa che le sue prestazioni sessuali gli permetteranno di dominare le donne.
Si aspetta di soddisfare i suoi bisogni emotivi con il sesso senza una genuina intimità che dovrebbe avere nella relazione dove c’è l’amore.
Il sesso per l’uomo violento:
- Il sesso gli è dovuto e la donna non può negarsi ma è suo compito soddisfarlo perché è un suo diritto.
- Il sesso diventa uno strumento di potere e lui è come un animale che marca il territorio per stabilire il suo dominio
- Tradisce la sua compagna perché il piacere è avere potere sulle donne e avere molte donne disponibili lo fa sentire potente agli occhi delle stesse donne ma anche degli altri uomini attraverso la competizione.
- La donna è un oggetto sessuale così lui può distanziarsi dai sentimenti e vederla come una bambola gonfiabile senza desideri ma solo da usare.
Gli uomini violenti tendono al possesso sessuale senza preoccuparsi della contraccezione o delle malattie sessualmente trasmesse perché lui è il padrone, lei la sua schiava e pensa che la sua bravura nel sesso terranno la partner sempre legata a lui.
Femminicidio nel mondo
Contro le donne il femminicidio è la più estrema forma di violenza, sono donne uccise da uomini, con la probabilità di morire per mano di qualcuno che conoscono.
Le Nazioni Unite hanno proclamato il 25 novembre la giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Questa data è stata scelta perché nel 1960 sono state uccise, nella Repubblica Domenicana, tre sorelle che facevano resistenza alla dittatura di Trujillo.
Secondo uno studio condotto dalle Nazioni Unite, il 58% degli omicidi di donne nel 2017 è stato commesso da partner, ex partner o da un familiare e nel mondo si verificano 137 femminicidi ogni giorno.
Vittime di femminicidio nel mondo
Su tutti gli omicidi di donne nel 2017, in percentuale
In Italia, nel 2017 le donne vittime di femminicidio sono state 123
Per quello che riguarda la modalità dell’omicidio, non si tratta solo di esecuzioni rapide con arma da fuoco, ma di vere e proprie colluttazioni corpo a corpo in cui l’uomo manifesta una rabbia incredibile.
L’arma prevalentemente usata è il coltello e le donne vengono colpite più e più volte e poi anche soffocate come nel 9% dei casi dove la vittima è uccisa senza l’uso delle armi e nel 15% dei casi viene uccisa da oggetti come martelli, accette, picconi e spranghe fracassandole il cranio.
Fonte: istat
Uomini violenti: a chi rivolgersi
Contro la violenza sulle donne la cosa più importante è rendersene conto e poi decidere che così non può più proseguire un rapporto che diventa violento e patologico per la donna e per i figli. Il primo consiglio che posso dare è di chiamare l’ 1522 che è il numero verde istituito dal Dipartimento per le Pari Opportunità e che indirizza ai centri anti-violenza.
Bisogna rivolgersi a realtà serie che possano aiutare attivamente e subito le donne. In questo senso la Rete D.i.Re https://www.direcontrolaviolenza.it dove aderiscono 80 centri anti-violenza è la più sicura.
Esistono anche tre App gratuite che forniscono un aiuto immediato con informazioni per il contatto con i centri anti-violenza.
Queste App si collegano con personale preparato o con contatti di fiducia, sfruttando la geolocalizzazione:
- App-Elles
Viene dalla Francia ma è disponibile da anni anche in Italia, garantendo la privacy di chi la usa. - WhereAreU
È l’app ufficiale del numero europeo dell’emergenza 112. Funziona sfruttando la geolocalizzazione. - S.h.a.w.
La particolarità di questa app è che è disponibile in 12 lingue, dall’italiano all’inglese, dal tedesco al rumeno, al mandarino. Permette in questo modo a donne di diversa nazionalità di accedere alle sue funzioni.
Ricordiamoci che un uomo difficilmente diventa violento all’improvviso senza segnali premonitori e le donne devono aprire gli occhi se i loro partner si comportano controllandole eccessivamente, imponendosi con violenze verbali e fisiche, isolandole da amici e parenti e denigrandole.
Se avete dei problemi rivolgetevi a una psicoterapeuta che vi darà il sostegno e le informazioni necessarie per aiutarvi nella decisione e per migliorare la vostra qualità di vita.
Per quegli uomini maltrattanti che sentono di poter cambiare per se stessi e le loro famiglie vi ho riportato il link dove troverete i Centri per Regione a cui possono rivolgersi per chiedere informazioni e un supporto psicologico.
Ti è mai capitato di subire violenza di qualche tipo? Come hai reagito?
Raccontamelo nei commenti!
Bibliografia
L. Bancroft, Uomini che maltrattano le donne, Antonio Vallardi, 2013.
E. Reale, Maltrattamento e violenza sulle donne, Franco Angeli, 2011.
J.L. Herman, Guarire dal trauma. Affrontare le conseguenze della violenza, dall’abuso domestico al terrorismo, Magi 2005
MF. Hirigoyen, Sottomesse. La violenza sulle donne nella coppia, Einaudi, 2006.
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