EMOZIONI e AMORE
Cosa sono le emozioni? Cosa sono sentimenti e emozioni?
Essere innamorati e amare è la stessa cosa? Stiamo parlando di emozione o sentimento? La passione può esserci o no?
Certo è che le emozioni hanno un’importanza fondamentale nella nostra vita, sia personale che sociale perché sono le colonne portanti per instaurare relazioni con gli altri, esserne consapevoli e sono l’incontro tra corpo e mente.
Cosa sono le emozioni
La parola emozione deriva dal latino emovere (ex: fuori, moveo: muovo) con il significato di rimuovere e ha anche la preposizione emo (sangue), dal greco.
Scrive Galimberti che l’emozione è una reazione affettiva intensa, di breve durata, è una forza dinamica che ci fa muovere nel mondo e le componenti adattive sono quelle che servono per il funzionamento dell’uomo e derivano dal “cervello primitivo” che regola le funzioni vegetative più importanti per la sopravvivenza.
I nostri centri emozionali, quando ci arriva una forte emozione, ci fanno avere risposte che si riflettono sul corpo a livello fisiologico (ipertensione, respirazione, sudorazione), a livello viscerale, espressivo (atteggiamento corporeo, mimica facciale, voce o gestualità) e reaziono psicologiche (diminuzione dell’autocontrollo o della capacità critica).
Naturalmente sono proprio questi cambiamenti che sentiamo nel corpo, dovuti alle emozioni, che hanno la funzione di preparare l’organismo ad attacchi che arrivano dall’ambiente circostante e che dimostriamo nella postura mediante vari gradi di rilassamento o tensione motivando una persona all’azione.
Differenza tra emozioni, affetto
Abbiamo visto che l’etimologia della parola “emozione” ha il significato di “ri-muovere”, mentre l’etimologia della parola “affetto” ( dal latino “afficio”) ha il significato di “sono influenzato” da qualcuno con l’idea di relazione e affetto con l’altro.
Di conseguenza l’emozione è centrata sulla mia persona, su quello che sento e dalla ricerca di stare bene allontanando le emozioni negative, mentre l’affetto è l’incontro con l’altro, è ciò che mi lega a lui e che potrebbe anche non essere positivo o procurarmi piacere ma instaura una natura relazionale degli affetti.
Mappa corporea delle emozioni
Siamo fatti di emozioni? Sappiamo riconoscere le nostre emozioni? A cosa ci possono servire?
Sicuramente possiamo comprendere le emozioni portando l’attenzione a quello che sta succedendo al nostro corpo che è proprio quello che hanno fatto dei ricercatori costruendo una “mappa corporea delle emozioni”
Le persone coinvolte in questa ricerca dovevano riferire, dopo essere state esposte a filmati e immagini, quali erano le parti del loro corpo che sentivano maggiormente reattive e quali invece spente e così si è potuta costruire la “Mappa delle Emozioni”.
Infatti notiamo, dalla foto sopra, che se un’emozione interessa una parte del corpo, allora compaiono zone di energia e calore secondo una scala cromatica dal rosso al giallo a seconda dell’intensità, mentre le zone fredde cioè non interessate, il colore va dall’azzurro-blu al nero.
Ed è così che possiamo renderci conto che emozioni positive e forti come l’amore e la felicità portano calore e luminosità a molte parti del nostro corpo, mentre con quelle negative come tristezza e depressione il corpo si raffredda con colori dal nero al blu-azzurro e diventa poco reattivo.
Riconoscere le emozioni è molto importante perché possiamo renderci conto da dove deriva il nostro stare bene o male, sono il nostro mondo interiore dove troviamo il carattere, la personalità, le strutture e i valori che ognuno di noi ha e capire se siamo in ansia o arrabbiati o tristi e quindi capire cosa è possibile fare per rendere piacevole uno stato emozionale che era spiacevole.
Indubbiamente il nostro corpo esprime emozioni e umori, specialmente il volto che ci comunica come possono cambiare i nostri stati d’animo attraverso le espressioni di occhi, labbra e sopracciglia.
Pensate che è proprio il sorriso, secondo i ricercatori, l’espressione che può trarre più in inganno perché sembra ne esistano 18 che esprimono varie stati come la falsità, la gioia, la crudeltà o l’educazione.
Oltre a questo possiamo distinguere tra emozioni primarie che rispondono in automatico e istintivamente a stimoli esterni, sono innate e universali come la rabbia, la tristezza, la sorpresa o la gioia.
Poi ci sono le emozioni secondarie come la vergogna, la colpa o l’orgoglio che originano dalle primarie e si sviluppano con la crescita della persona e della sua interazione sociale.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Qualità di Vita”
Cosa succede quando non riconosciamo le emozioni?
Sappiamo che le emozioni sono fondamentali, nell’evoluzione di un individuo per proteggerlo aiutandolo a riconoscere i pericoli e a difendersi.
Ecco nascere un disturbo definito Alessitimia ( dal greco a=mancanza e lexis=parola e thymos=emozione), cioè la difficoltà a riconoscere, capire, gestire e esprimere le emozioni e, di conseguenza, a non trovare le strategie più efficaci per i “problem solving” e così stare meglio.
Emozioni e bambini
Sappiamo che fin dalle prime settimane di vita il bambino è in grado di provare emozioni compresa l’empatia, e lo notiamo quando si attiva nel neonato il pianto sentendo quello di un altro neonato o quando rispondono con gorgheggi all’adulto o cercano di imitarne le espressioni del viso.
Proprio per questo il bambino viene influenzato fin dalla primissima infanzia dalle risposte che riceve dai suoi genitori e dalle loro modalità educative che diventano per lui un modello dove la sfida è proprio quella di poterle vivere in maniera adattiva.
E’ un impegno per i genitori, i nonni e gli adulti di riferimento educare alle emozioni e preparare i bambini a gestire in maniera esatta la propria emotività per la vita futura e le relazioni con la società, evitando tanti comportamenti dannosi e pericolosi.
Dobbiamo essere genitori tranquilli, non ansiosi ma positivi, cercando di rispondere alle esigenze del bambino con giuste e adeguate risposte che formeranno la piattaforma sulla quale si svilupperà, in tutto l’arco dell’età evolutiva, la sua competenza emotiva.
L’intelligenza emotiva nell’infanzia è importante e fondamentale perché il bambino deve imparare oltre a riconoscere le emozioni, sia positive che negative, anche a saper dare un nome a quello che sente.
Anche la scuola è fondamentale e dovrebbe avere come obiettivo primario quello di dare più importanza ai processi emotivi rispetto a quelli cognitivi come processi di crescita e apprendimento, essendo quello emotivo strettamente collegato a quello cognitivo.Intelligenza emotiva
Daniel Goleman, psicologo statunitense, diventato famoso nel 1995 per il suo libro”L’intelligenza emotiva”, che definiva come la capacità che ha una persona di riconoscere e distinguere i propri sentimenti e quelli degli altri motivando e gestendo positivamente le proprie emozioni sia interne che nelle relazioni sociali.
Infatti secondo Goleman l’intelligenza emotiva è caratterizzata da:
Empatia, cioè la capacità di comprendere e percepire lo stato d’animo degli altri.
Motivazione, cioè avere degli obiettivi e riuscire a guidare e incitare se stessi per raggiungerli con impegno e positività.
Autocontrollo che serve per gestire emozioni forti e negative e per trasformarle in finalità costruttive anche con aperture verso gli altri comunicando i nostri sentimenti e convinzioni.
Abilità e competenze sociali per trattare efficacemente i rapporti sociali, le relazioni interpersonali e risolvere i problemi comunicativi e i conflitti.
Dobbiamo, però renderci conto che l’intelligenza emotiva non è sinonimo di felicità ma può essere applicata alle emozioni per conoscerle e riconoscerle meglio e avere maggiori possibilità ad aiutare, riconoscere e risolvere i conflitti.
Coppia, legami e comportamenti
Ci sono diversità tra le emozioni femminili e quelle maschili? Coppia e emozioni, come gestirle?
Sappiamo che i genitori hanno un comportamento diverso nel gestire i loro comportamenti verso i figli maschi o le figlie femmine con le quali hanno un approccio verbale dove la discussione dei sentimenti e delle emozioni è più facile e quindi c’è una differenza tra realtà emozionali delle bambine rispetto ai bambini.
Probabilmente, come hanno dimostrato vari studi centrati sui legami di coppia, sono proprio le difficoltà che hanno origine dai comportamenti di educazione genitoriale, così diversi tra maschi e femmine, che portano a dinamiche distruttive.
Ne possiamo dedurre che una volta diventati adulti, la comprensione delle emozioni risulta più facilitate nel femminile rispetto al maschile, così come c’è una maggiore capacità a capire il linguaggio non verbale, a esprimere sentimenti e anche a saperli gestire meglio.
In effetti nella crescita i maschi diventano più competitivi, mentre le femmine esprimono di più la collaborazione e l’intimità anche nel contenuto delle conversazioni che sono diverse poiché le donne parlano di emozioni e gli uomini di eventi.
Proprio per questo nelle discussioni il diverso modo dei due partner di colloquiare porta a liti violente che possono essere evitate con l’applicazione dei principi dell’intelligenza emotiva: empatia, calma e ascolto dell’altro.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Come gestire gli attacchi di rabbia”
Emozioni, amore e passione
Nel pensiero dell’uomo, sin dai tempi più antichi, emozioni e amore costituiscono un simbolo e una spinta vitale, e la frase: “Il cuore e la passione ha le sue ragioni, che la ragione non conosce “la sentiamo spesso e ci porta a una realtà dove la passione è fondamentale.
“Ragioniamo con la mente, amiamo e odiamo con il cuore. Questa è la condizione dell’uomo, attratto dalla mente che esercita il suo controllo sulle passioni, ma anche sedotto dalle passioni che sfuggono al controllo della mente” (U. Galimberti).
Infatti quando dobbiamo fare una scelta esistenziale potrebbe nascere il conflitto tra la parte emotiva e la razionalità dove il cuore è il centro degli affetti, delle emozioni, delle pulsioni, dei bisogni e degli istinti e il suo battito scandisce il ritmo della vita.
Quando in Egitto si imbalsamavano i morti il cuore restava intatto nel corpo della mummia perché veniva considerato il centro supremo dell’uomo che doveva rispondere delle sue azioni al cospetto del giudizio divino.
Cuore, passione, emozioni e amore rappresentano la sintesi del maschile e del femminile, dello spirito e della materia dove il cuore è rosso e caldo come il fuoco, simbolo del maschile e oscuro e concavo come il femminile, ed è nel suo centro che, come dice la filosofia orientale, materia e spirito si amalgamano pienamente.
Se osserviamo l’attività psichica notiamo che nelle civiltà più antiche, era collocata nel cuore come per gli Egizi, o cuore- pensiero e azione per gli Ebrei, o i Cinesi dove gli organi avevano un significato particolare: il fegato era la collera, i polmoni il dolore, i reni la paura e il cuore lo spirito vitale.
Per noi occidentali il cuore e la passione sono emozioni al centro dell’affettività mentre il cervello è al centro dell’intelligenza e della razionalità, ma per i saggi dell’antico Egitto era visto come un organo inseparabile dalle emozioni e, quindi, non più dicotomia tra psichico e organico ma armonica fusione.
L’intuizione che loro chiamavano “intelligenza del cuore” è vicina a quella che noi definiamo come “intelligenza intuitiva“ che si muove continuamente dall’inconscio alla coscienza e che dovremmo gestire in maniera ritmica e armoniosa per non incorrere in conflitti che spesso si manifestano con disturbi psicosomatici.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Disturbi psicosomatici”
Sappiamo che una relazione perde interesse quando non dà più quelle sensazioni di forte emozione che vengono localizzate nel cuore che batte all’impazzata ed è come se non riuscissimo a godere di sentimenti sereni perchè tutto deve essere vissuto come uno sport estremo.
Pensiamo a quei programmi sulle coppie, in televisione, dove i sentimenti sono amplificati come se fossimo diventati sordi ma è dentro noi che dobbiamo sentire i desideri, le difficoltà e le mediazioni per riuscire a cambiare e migliorare il rapporto e a far nascere di nuovo il cuore e la passione.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Crisi di coppia come risolvere i problemi”
Più che vivere bene bisogna cercare di vivere con una certa armonia, un certo equilibrio e dobbiamo accettare i momenti infelici come facenti parte della nostra esistenza, così che anche il nostro cuore potrà trovare o ritrovare il giusto ritmo e emozioni e sentimenti troveranno il loro giusto collocamento.
Emozioni e social network
Come sono le nostre emozioni oggi attraverso i social network ?
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Social amici o Inganno”
In effetti i social network hanno modificato il linguaggio e anche la dimostrazione delle nostre emozioni proprio perché le manifestiamo in questi luoghi dove ci si ascolta, si comunica e ci si confessa con grande facilità diventando così la “stanza” più importante dove manifestarle.
Sono un mezzo di comunicazione molto potente sia positivamente che negativamente e influenzano il nostro modo di vivere, di esprimere e di sentire nelle relazioni, nelle emozioni e nell’identità.
Condividiamo con i social tutta la giornata in connessione continua con tutti ed è lo spazio virtuale che da la possibilità di avere e ricevere informazioni e esprimere liberamente quello che sono o che vorrei essere grazie alla protezione dello schermo.
Quindi nel mondo digitale le emozioni scorrono come un fiume che però bisogna saper gestire con sicurezza perché non straripi e crei danni quando usciamo dai social e dobbiamo affrontare la realtà dove bisogna saper riconoscere le proprie e le altrui emozioni attraverso anche segnali fisici e verbali dell’altro.
Sulle piattaforme dei social network le emozioni sono spesso ridotte a emoticons che danno adito alle più svariate interpretazioni ma ne capiamo il significato? Comprendiamo il senso di quello che leggiamo?
Ci rendiamo conto che nell’universo Internet le emozioni negative prendono il sopravvento su quelle positive?
Infatti possiamo notare come notizie piene di cattiverie, odio, rabbia, paura e sensazionalismo diventano subito virali e, come i cerchi nell’acqua, sono trasmissibili e contagiose, dove l’aspetto emotivo acquista potere e pericolosità.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Le relazioni Sociali”
“L’emozione sorge laddove corpo e mente si incontrano.
” ECKHART TOLLE”
Bibliografia
U. Galimberti, Il libro delle emozioni, 2021 Feltrinelli
U. Galimberti, Parole nomadi, 1994 Feltrinelli
R. Bodei, Geometria delle passioni, 1991 Feltrinelli
R. Morelli, Pronto soccorso per le emozioni, 2020 Mondadori