Eiaculazione ritardata: definizione
L’eiaculazione ritardata è un disturbo o disfunzione sessuale così come l’eiaculazione precoce, ed è caratterizzata dalla difficoltà, a volte addirittura l’incapacità, di eiaculare dopo una stimolazione sessuale con adeguata erezione e desiderio.
Le cause della eiaculazione tardiva possono essere psicologiche o di origine organica, ed in entrambi i casi è opportuno valutare un percorso terapico per risolvere il problema.
Vediamo gli argomenti che tratteremo:
Ti consiglio di guardare questo mio breve video dove riassumo i concetti sull’eiaculazione ritardata:
Cos’è l’eiaculazione ritardata
L’eiaculazione ritardata è dovuta a una inibizione specifica del riflesso eiaculatorio, è un ritardo involontario anche se c’è una buona e lunga fase di stimolazione.
Un uomo che soffre di eiaculazione ritardata o ha difficoltà a eiaculare ha una buona erezione e buone sensazioni erotiche ma non riesce ad eiaculare anche se ne sente la necessità.
E’ molto meno frequente dell’eiaculazione precoce e, di solito, è su base psicologica e poche malattie fisiche hanno un ruolo specifico su questo disturbo di ritardo eiaculatorio.
Definizione di eiaculazione ritardata secondo il DSM-5
Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali considera l’eiaculazione ritardata se vi sono:
- Marcato ritardo dell’eiaculazione;
- Raramente, marcata o assenza di eiaculazione;
- I sintomi del Criterio A sono protratti per un periodo minimo di circa 6 mesi.
- I sintomi del Criterio A causano disagio clinicamente significativo nei singoli.
- La disfunzione sessuale non è dovuta ad un disturbo mentale non sessuale o alle conseguenze di un grave distress (sofferenza) nelle relazioni o ad altri fattori di stress rilevanti e non è attribuibile agli effetti di una sostanza/farmaco o di un’altra condizione medica.
I seguenti sintomi devono essere entrambi sperimentati in quasi tutte o in tutte le occasioni (circa il 75% – 100%) delle attività sessuali con un partner (in specifici contesti situazionali o, se generalizzato, in tutti i contesti), e senza che l’individuo desideri un ritardo (dell’eiaculazione).
Tumore alla prostata?
Sappiamo che i rapporti sessuali e la masturbazione sono pratiche che, oltre al desiderio e al piacere fanno anche bene alla salute.
Difatti dei ricercatori del San Raffaele Università Vita-Salute di Milano hanno studiato più a fondo la questione basandosi su due principali studi del settore dove emergono dati contrastanti che dovrebbero dimostrare come una frequenza eiaculatoria possa essere una protezione verso il tumore alla prostata.
In uno studio australiano fatto su 2000 uomini adulti, pubblicato nel 2003 e un altro del 2004 su 3000 maschi americani, sembra dimostrino che gli uomini, che nella loro vita sessuale adulta, avevano avuto più di 21 eiaculazioni al mese avessero un rischio minore del 30% di sviluppare un tumore prostatico rispetto a coloro le cui eiaculazioni erano di 4/7 al mese.
Sembra anche che i benefici siano non solo limitati alla prostata ma anche alla fertilità che avrebbe a disposizione un seme più fresco per una eventuale gravidanza senza diminuirne il numero e tenendo conto che un maschio adulto e in buona salute produce circa 1.500 spermatozoi al secondo per una quantità media di 5 milioni per ogni eiaculazione.
Teniamo conto che ci sono molti limiti in questi studi che potrebbero avere diversi errori nell’interpretazione dei dati e, per quello che riguarda il fattore protettivo per il cancro prostatico, sono insufficienti per poter esprimere un giudizio definitivo.
Tipologie e Cause dell’eiaculazione ritardata
Le cause dell’eiaculazione ritardata possono essere psicologiche e, raramente, organiche, ma il clinico deve essere sempre attento a verificare la storia psicosessuale del paziente, compresa la sua relazione di coppia.
L’eiaculazione tardiva viene definita:
- primaria dove gli uomini si rendono conto della loro difficoltà fin dai primi rapporti sessuali, non hanno mai eiaculato in vagina, e l’orgasmo non c’è durante il coito ma lo raggiungono extra vaginale, o primaria “assoluta”, cioè non hanno mai sperimentato l’orgasmo.
- secondaria dove hanno goduto di un periodo di buon funzionamento eiaculatorio, prima che arrivassero le difficoltà.
Cause organiche dell’eiaculazione ritardata
Tra le cause organiche imputabili all’eiaculazione ritardata:
- Diabete (la più comune causa nascosta dell’impotenza);
- Tumori o traumi del midollo;
- Sclerosi multipla;
- Parkinson;
- Ipotiroidismo;
- Farmaci (antidepressivi serotoninergici e triciclici);
- Alcool;
- Droghe;
- Neurolettici;
Cause psichiche dell’eiaculazione ritardata
La gravità dell’eiaculazione tardiva varia notevolmente e, nella sua forma più leggera, l’inibizione eiaculatoria si trova in situazioni specifiche che provocano ansia.
L’uomo può essere incapace di eiaculare quando i rapporti sessuali sono con una donna specifica o se si trova in situazioni particolari che generano ansia, colpe o conflitti, mentre è perfettamente capace di eiaculare in vagina con una donna più desiderabile e in situazioni che non generano ansia.
Spesso l’uomo si lamenta di non essere capace di raggiungere l’orgasmo durante il coito anche se prova a lungo impegnandosi in fantasie, e spesso eiaculano, senza difficoltà, con stimolazione manuale o orale.
Alcuni uomini producono l’orgasmo alla partner e, poi, loro possono ottenerlo masturbandosi davanti alla partner già soddisfatta, ma queste situazioni vengono accompagnate, spesso, da ansia, per cui il paziente deve distrarsi, ricorrendo a fantasie per riuscire a eiaculare.
Altri uomini non riescono a eiaculare in presenza della partner e devono farlo lasciando la stanza o, addirittura, dopo ore risolvendo così la tensione sessuale.
Esistono anche delle forme più gravi, ma, per fortuna, più rare, di pazienti che non hanno mai sperimentato l’orgasmo.
Per approfondire, leggi anche “Cos’è l’ansia e come combatterla“
Similitudini tra eiaculazione ritardata e impotenza
Le cause psicologiche dell’eiaculazione ritardata possono avere una formulazione psicoanalitica che tratta l’eiaculazione ritardata come una forma di impotenza perché le dinamiche di questo sintomo, come quelle per l’impotenza, vengono viste come un’espressione delle paure inconsce del paziente per i pericoli inconsci che esso associa all’eiaculazione.
L’uomo desidera eiaculare in vagina, ma non riesce a farlo perché, inconsciamente, teme di restare castrato, oppure è un’espressione di ostilità e aggressività, o semplicemente ansia di lasciarsi andare.
Problemi di coppia e traumi come cause scatenanti
Nella formulazione transazionale, come in altri sintomi della disfunzione sessuale, l’eiaculazione tardiva è causata da sistemi distruttivi messi in atto dalla coppia, dove un sintomo del genere provoca effetti sulla relazione tra i partner, per cui il terapeuta deve modificare le interazioni distruttive facendone prendere coscienza.
Nella teoria dell’apprendimento la reazione eiaculatoria resta inibita a causa di un avvenimento traumatico come un tradimento o essere scoperto da una figura autoritaria mentre si masturbava, e da cui aveva avuto un pesante rimprovero o punizioni corporali.
Tutti i fattori traumatici, palesi o no, come un’educazione religiosa particolarmente rigida che genera una colpa sessuale, un conflitto psichico derivato da un complesso edipico irrisolto, una rabbia repressa con forza, un’ambivalenza nei confronti della partner o una disavventura sessuale frustrante, possono portare all’eiaculazione ritardata.
Reazione all’eiaculazione ritardata da parte delle partner
Esiste un mito comune per il quale si pensa che, essendo la donna più lunga a raggiungere l’orgasmo, le compagne di questi uomini siano in una posizione particolarmente invidiabile.
Niente di più falso, anzi: le partner di chi soffre di eiaculazione ritardata sono donne, di solito, turbate, ansiose e frustrate da questa condizione, perché interpretano il disturbo sessuale come un rifiuto verso loro e verso la loro seduzione.
Scrive Helen Kaplan che ci sono degli uomini eiaculatori ritardati che, come certe donne non orgasmiche, simulano l’orgasmo e l’eiaculazione, per ottenerla, poi, più tardi, da soli.
Cura e risoluzione dell’eiaculazione ritardata
Anche in questo caso, come per l’eiaculazione precoce, il trattamento consigliato dalla terapia di Helen Kaplan, è quello di impiegare una terapia di coppia che esplori le difficoltà coniugali e i conflitti psichici con mansioni piacevoli, date dal terapeuta, alla coppia da eseguire a casa.
L’obiettivo è di eliminare la reazione indesiderata, eliminando l’associazione che fa il paziente con situazioni negative.
La terapia sessuale usa la stimolazione e la fantasia erotica abituando il paziente e la sua partner a eseguire delle mansioni sessuali, per aiutare l’uomo a identificare le circostanze per lui più favorevoli; queste mansioni sessuali si tramutano psicologicamente in metodi per eiaculare più tardi.
Le sedute terapeutiche devono dare la possibilità al paziente di prendere coscienza delle sue paure irrazionali e dei suoi ricordi traumatici.
Le procedure e il programma terapeutico, poi, variano secondo le informazioni che abbiamo sul paziente e sulle reazioni alle varie mansioni sessuali che gli vengono prescritte a casa con la partner.
Il terapeuta cercherà, anche, di aiutare la coppia a identificare e risolvere i problemi che emergono tra di loro e che possono aumentare le difficoltà del rapporto sessuale.
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Eiaculazione e orgasmo
Sembra che proprio la forzatura che certi uomini applicano per obbligare o addirittura rinunciare all’orgasmo, dopo una fase eccitatoria intensa, sia durante il rapporto o con la masturbazione, per cercare di migliorare la performance nella sessualità, sia spesso la causa di disturbi legati all’orgasmo come l’eiaculazione ritardata.
Non sempre il rapporto di coppia è armonico e positivo e spesso la sessualità diventa una cartina di tornasole per indicare i malesseri della relazione e ci sono anche alcuni uomini che se non hanno una partner preferiscono, pur di non masturbarsi, non eiaculare per vari motivi o religiosi o di pudore o come metodo contraccettivo.
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Altri uomini pur avendo con la compagna un rapporto relazionale positivo, con ottimi livelli di eccitazione e stimolazione sessuale, non riescono a eiaculare durante il rapporto per motivi anche psicologici legati alla loro personalità.
La persona che soffre di eiaculazione ritardata non ha problemi di erezione, quanto invece sembra manifestare inconsciamente un malessere che non gli permette di raggiungere il piacere totale o per un mancato rilassamento o per ansie e pensieri che lo disturbano e fanno si che non riesca a lasciarsi andare.
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Naturalmente tutto questo crea un grande disagio nella coppia e un senso di frustrazione anche da parte della donna che pensa di non essere all’altezza per sedurre il suo uomo e così si forma un circolo vizioso di malessere che fa peggiorare il rapporto dei due partner con uno stress psicologico in entrambi, diminuzione del desiderio e evitamento dei rapporti sessuali.
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Eiaculazione ritardata e eiaculazione impossibile
Se l’eiaculazione ritardata evolve in senso negativo, potrebbe diventare impossibile diventando così un problema psicologico ancora più grande che crea imbarazzo e umiliazione nella persona.
Però cerchiamo di non generalizzare perché i quadri clinici possono variare da persona a persona perché ci può essere:
- L’eiaculazione ritardata ma l’uomo riesce a sentire l’orgasmo
- L’uomo non percepisce l’orgasmo (anorgasmia) ma eiacula dopo un tempo più lungo
- Durante il rapporto sessuale non ha orgasmo e non eiacula e può essere retrograda cioè lo sperma viene riversato all’interno della vescica.
L’uomo potrebbe riuscire a finire il rapporto e ad avere una eiaculazione con la stimolazione manuale che potrebbe essere un’alternativa efficace ma tutto dipende dal tipo di rapporto che ha la coppia e se sono gratificati da questa soluzione.
Eiaculazione ritardata: quali conseguenze?
Il termine “ritardata” non è una definizione che riguarda solo il tempo ragionevole per ottenere l’orgasmo e alcuni uomini hanno tempi molto lunghi fino ad arrivare a uno stato psicofisico debilitato, dolorante e stressato anche da parte della partner, e tutto questo porta a avere minore desiderio sessuale, a problemi psicologici della coppia evitando, per paura i rapporti sessuali.
Come risolvere l’eiaculazione ritardata
La psicoterapia è la strada maestra per risolvere i problemi di eiaculazione ritardata dopo aver escluso altre malattie o problemi di dipendenze da droghe, da farmaci o da siti pornografici.
L’efficacia è quella di lavorare sulla terapia di coppia e sulla relazione tra i partner, specialmente di tipo riabilitativo che riguarda il corpo, il dialogo e dove ci deve essere il contributo di tutti e due i partner per acquisire le capacità di attuare un cambiamento con una progressiva e graduale terapia sessuale, con mansioni specifiche che li portino a decondizionare la problematica sessuale e a conoscere meglio le proprie emozioni e sentimenti.
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E’ importante una psicoeducazione che fa conoscere l’anatomia sessuale e le varie fasi del funzionamento del ciclo della risposta sessuale per rendere la coppia complice del miglioramento che vogliono ottenere rendendoli più consapevoli dei fattori fisiologici e psicologici coinvolti nel rapporto sessuale, togliendo miti e credenze sbagliate inerenti alla sessualità.
Cosa scrive Helen S. Kaplan nel suo manuale di terapia sessuale?
Helen Singer Kaplan (1929 – 1998) psichiatra e sessuologa molto famosa, decretò le linee guida per la psicoterapia sessuale e per la clinica delle disfunzioni sessuali, fu critica verso le teorie di William Masters e Virginia Johnson e elaborò il famoso modello trifasico della risposta sessuale (desiderio, eccitazione, orgasmo) che ha riscosso un vasto consenso tra gli studiosi e fu ripreso dal DSM (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali)
La sua psicoterapia mansionale integrata ancora oggi è validissima e utilizzata per la cura della risposta dei disturbi sessuali e la relazione nelle coppie disfunzionali.
“L’eiaculatore tardivo è capace di provare eccitamento sessuale e di raggiungere normali erezioni, ma, anche se riceve quella che dovrebbe essere un’abbondante stimolazione, incontra difficoltà nel far scattare il riflesso eiaculatorio.
Il compito principale di una terapia sessuale attiva e a breve termine per il caso dell’eiaculazione tardiva è quello di distrarre il paziente dal suo eccesivo bisogno di mantenere il controllo, di modo che i riflessi d’orgasmo possono scaricarsi senza incontrare impedimento. Spesso questa strategia funziona molto bene, mentre altre volte alcuni dei conflitti responsabili della disfunzione devono essere individuati e risolti, per lo meno in parte, prima che il paziente possa tranquillizzarsi al punto da lasciarsi distrarre con questo sistema. Per codesti pazienti un fattore assai importante, connesso con l’ansia e con la difesa inibitoria contro quest’ansia, è costituito dalla relazione con il partner. Si deve raggiungere di solito un alto livello nella soluzione dei problemi inconsci che si presentano nella relazione fra i partner, prima che il paziente possa rilassarsi e raggiungere facilmente un orgasmo soddisfacente. (Helen S. Kaplan “Manuale illustrato di terapia sessuale)
Bibliografia
H. S. Kaplan, Manuale illustrato di terapia sessuale, 1988 Feltrinelli
G. Nardone M. Rampin: Quando il sesso diventa un problema, 2018 TEA
P. Gambini, Esprimere il sesso oltre la genitalità, 2022 San Paolo Edizioni
M. Bader, Eccitazione, 2018 Raffaello Cortina
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