In questo articolo approfondiremo i seguenti punti inerenti ai disturbi psicosomatici:
Per cominciare vi consiglio di guardare questo video dove vi parlo brevemente delle malattie psicosomatiche:
Significato di psicosomatica
La psicosomatica è un passaggio dalla mentalizzazione all’azione sul corpo attraverso i sintomi. Pertanto, può essere associata sia alla medicina che alla psicologia clinica.
Come scriveva Theodore Lidz, famoso psichiatra americano, la psicosomatica perpetua un orientamento dicotomico, ed è un passaggio dalla mentalizzazione all’azione sul corpo attraverso dei sintomi.
È difficile definire cos’è la medicina psicosomatica perché gli orientamenti, che troviamo nelle varie scuole scientifiche di pensiero, sono diversi e si potrebbe intendere come ”qualsiasi relazione che lega fattori psichici con sintomi e immagine corporea”.
I problemi di natura psicosomatica si possono dividere in due macro-categorie;
- Disturbi reali, dove esiste una patologia fisica di derivazione psichica-psicologica.
- Ipocondria, dove il vero problema è la paura stessa della malattia.
Per approfondire questo secondo aspetto vi invito a leggere il mio articolo sull’ipocondria.
Storia della psicosomatica: scuole e autori
- Dunbar scriveva che “ il profilo della personalità indica il tipo di malattie a cui una data personalità è particolarmente suscettibile”.
- Alexander rende più dinamica l’interpretazione della malattia psicosomatica, perché relaziona eventi psichici e somatici con gli eventi che accadono esternamente alla persona.
- W.Groddeck contemporaneo di Freud, creò il termine ES, poi assunto da Freud, in chiave energetica e, secondo la sua impostazione, tutte le malattie appartengono alla psicosomatica.
- Reich postulava che il carattere si sviluppava dalla sessualità bloccata che ritroviamo in tutti gli atteggiamenti corporei inconsci mediati dalla tensione muscolare.
Cosa sono le malattie psicosomatiche
Si definiscono malattie psicosomatiche quelle malattie generate dalla mente.
Infatti, nell’essere umano, mente e psiche sono profondamente legate e l’una influenza l’altra: in una situazione di difficoltà, il malessere psicologico può manifestarsi come sintomo psicologico.
Le malattie o disturbi psicosomatici vanno pertanto trattati sotto più livelli.
Chi non ha mai pensato: cosa avrò? Perché mi sento con questi strani sintomi che non riesco a capire? Sarà un problema psicosomatico? Sicuramente qualche volta abbiamo fatto questa constatazione, restando più confusi di prima.
Per questo le malattie psicosomatiche affascinano ma anche spaventano perché non c’è una diagnosi medica come eravamo abituati e non c’è la pilloletta magica che ci guarisce.
Nei tempi passati i medici non prendevano in considerazione sintomi se non si inserivano in quadri clinici legati al corpo con, di conseguenza, diagnosi, prognosi e relativo trattamento.
Oggi ci riferiamo a malattie psicosomatiche e alla psicosomatica che cerca di spiegare come la mente abbia effetti sul corpo, attraverso sintomi e malattie, collocandosi tra la medicina e la psicologia.
Sappiamo come le emozioni e i sentimenti abbiano un impatto notevole con il corpo e ce ne rendiamo conto se ci mettiamo all’ascolto di ciò che ci capita in certi momenti importanti della nostra vita lavorativa, sociale o familiare.
Ecco che se l’ansia, lo stress o altri disturbi interferiscono nella vita di ogni giorno, possono comparire segnali corporei come herpes, afte o disturbi gastrointestinali che “ci parlano” del malessere e del disagio interiore attraverso sintomi psicosomatici.
Durante il lavoro di psicoterapia cerco di aiutare le persone a capire i sintomi che esprimono, ricollegandoli alle emozioni negative che sentono, per poterli esternare e interpretare.
Questo perché le emozioni negative operando sul sistema nervoso autonomo, con l’attivazione di specifici neurotrasmettitori, e portano l’organismo a una continua all’erta logorandolo e indebolendolo.
Ormai sappiamo che l’adrenalina e il cortisolo, ormoni prodotti dallo stress, se restano sempre in emergenza, disperdono le energie e compromettono le difese immunitarie portando alla manifestazione di malattie psicosomatiche.
Disturbi psicosomatici: malattia e sintomi sono un segnale
Nella pratica corrente, sono solo l’organo e i sintomi, ciò che, spesso, ci preoccupiamo di curare.
Il risultato di tutto questo è una persona fatta di “pezzi”, divisa nel proprio corpo e alienata nella propria psiche, che produce somatizzazione.
La malattia psicosomatica ci aiuta perché, ascoltando i segnali del nostro corpo, possiamo prenderci cura di noi stessi per migliorare la qualità di vita, migliorando, anche, il nostro sistema immunitario.
Dietro i nostri disturbi psicosomatici, apparentemente solo fisici, c’è un linguaggio misterioso del corpo che ci vuole segnalare un disagio emotivo che crea conflitto.
Questo codice simbolico deve essere interpretato per capire i sintomi che ci affliggono e il loro significato più profondo.
Il nostro corpo è una foresta di simboli e ogni disturbo fisico riguarda anche la nostra interiorità, e il nostro modo di stare nel mondo, per giungere a una guarigione che deve risultare da un cambiamento.
I sintomi delle malattie psicosomatiche
I sintomi psicosomatici, come simbolo di una mente inascoltata, derivano da disagi psichici, da ansie e da stress che, se producono stati angosciosi che mantengono il nostro sistema nervoso autonomo in una situazione di allarme continuo, possono provocare un disagio fisico o malattia psicosomatica.
La somatizzazione può provocare a livello fisico:
- Gastrite
- Colite
- Tachicardie
- Ipertensione
- Asma
- Disturbi sessuali (anorgasmia, eiaculazione precoce, deficit erettivo, ecc.)
- Dermatiti
- Psoriasi
- Iperidrosi
- Acne
- Orticaria
- Cefalee
- Fibromialgia
- Problemi alimentari
Il sintomo psicosomatico, a livello psichico provoca inoltre:
- Depressione
- Ansia
Perché non sottovalutare i sintomi dei disturbi psicosomatici
Da dove nascono i disturbi psicosomatici? Quale mistero contengono? Cosa possiamo fare per capire e stare meglio?
I sintomi nel disturbo psicosomatico sono come un alfabeto simbolico che bisogna interpretare per capire meglio quello che il corpo ci vuole dire con la sofferenza che percepiamo e il conflitto che si crea.
Per combattere alla radice i nostri malesseri fisici, non basta soffocare i sintomi con i farmaci, ignorando quello che ci vogliono dire attraverso la malattia: se li ascoltiamo e li interpretiamo correttamente, capiremo come prenderci cura di noi stessi, dei nostri bisogni reali e della nostra salute.
I disturbi psicosomatici dipendono dalle sofferenze che avvertiamo sul corpo e sono un segnale che esso ci dà quando la mente non elabora bene un conflitto che ci riguarda. Il sintomo si impone alla coscienza e chiede attenzione: l’organo in cui compare può raccontare molte cose della persona e alla persona, che non aveva compreso.
Percepiamo un sintomo come una presenza nemica che ci destabilizza e altera l’equilibrio, e la prima reazione è quella di toglierlo di mezzo al più presto, attribuendogli solo negatività senza pensare che ci sta comunicando qualcosa.
La malattia psicosomatica e il conflitto con il corpo
La malattia psicosomatica, anche se dolorosa e pesante, può diventare un momento fondamentale che ci fa capire cose che prima non comprendevamo o, alle quali, non davamo importanza.
Dobbiamo aprire la mente ad una visione più ampia del sintomo dove psiche e corpo sono collegati tra loro e esprimono, su due piani diversi, la stessa realtà: da una parte quella psichica, mentale e spirituale, e dall’altra quella più materiale legata all’immagine corporea.
La medicina moderna non prende in considerazione i simboli del corpo, che non sono dimostrabili scientificamente, e si concentra solo su come funziona, separando corpo e anima.
Simbolo deriva dalla parola greca che significa “ tenere insieme nello stesso momento” e il sintomo è simbolico perché può esprimere cose anche opposte.
Quello che esprimono le malattie psicosomatiche a livello corporeo lo troveremo anche a livello di nostri atteggiamenti, e scopriremo, così, quale è quello attribuibile a quel sintomo, e in quel determinato momento della nostra vita.
L’organo, dove nasce un sintomo, può dirci molte cose su noi stessi se lo ascoltiamo con la mente aperta, e può aiutarci a trovare la via della guarigione, che deve avere, come risultato, un nuovo equilibrio, più in sintonia con la nostra interiorità.
Malattie psicosomatiche elenco
Tra le malattie psicosomatiche più comuni troviamo:
-
Ipocondria
È un vero e proprio disturbo ed è la paura di essere ammalati sull’auto interpretazione di alcuni sintomi fisici, senza che vi sia una conferma da parte di un medico. -
Dermatite psicosomatica
È un tipo di dermatite autoimmune, deriva dall’alto livello di stress che scatena l’irritazione cutanea. -
Dolori cronici
A volte il dolore cronico può essere psicosomatico, può derivare ad esempio da un stato di depressione, dove la componente emotiva gioca un ruolo essenziale. -
Coliti, gastriti, mal di stomaco
La componente psicosomatica nei problemi gastrointestinali può a volte essere determinante, lo stress della vita quotidiana e l’ansia eccessiva di taluni possono portare a questi disturbi psicosomatici.
Come guarire dai disturbi psicosomatici
La malattia psicosomatica è una difesa e non sempre è positivo toglierla prima di averla elaborata con un terapeuta esperto. Io, come psicologa, posso aiutarti.
Come curare una malattia psicosomatica
Nella malattia psicosomatica, non si ricercano solo i sintomi ma tutti gli stili di vita del paziente da quello lavorativo, a quello affettivo e relazionale che sono importanti perché, quei sintomi, diventano il simbolo del conflitto che è in atto.
La comparsa del disturbo psicosomatico interrompe il flusso esistenziale nel quale eravamo calati e altera un equilibrio, spezza un ritmo. La prima reazione è di cacciarlo via al più presto perché ci fa paura, e cominciamo a preoccuparci e ad allarmarci.
Superato il momento della paura dobbiamo cominciare a considerare il sintomo come un alleato che dobbiamo ascoltare e che richiede attenzione.
Il compito dello psicoterapeuta sarà proprio quello di aiutare il paziente a interpretare i suoi sintomi, cercando di associarli alle varie situazioni ed emozioni che hanno influito negativamente nella sua esistenza e che non è riuscito a elaborare, così il corpo ha reagito “parlando” attraverso quei sintomi.
La salute per l’uomo significa essere in armonia con sé stesso e come afferma Fromm:“L’uomo deve vivere la propria vita e non essere vissuto da questa.”
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