Il disturbo ossessivo compulsivo è un disagio causato da pensieri o immagini che si presentano nella nostra mente in maniera ossessiva e continua, senza riuscire a cancellarli.
Il disturbo ossessivo compulsivo provoca molta ansia e molta sofferenza in chi ne soffre, e rende la vita difficile anche a chi sta loro accanto.
Colpisce circa il 2,5% della popolazione e la massima incidenza è tra i 16 e i 25 anni. In Italia le persone colpite da DOC sono circa 700.000.
Introduciamo gli argomenti trattati con un mio breve video sul D.O.C.
Cos’è il disturbo ossessivo compulsivo
L’etimologia della parola ossessione, che deriva dal latino “obsessio-onis” che significa assedio, occupazione, ci dà l’esatta idea di come un pensiero diventi fisso ed è come se tenesse in assedio la persona.
Il disturbo ossessivo compulsivo è un disturbo caratterizzato da pensieri ossessivi e comportamenti ripetitivi che condizionano la vita, ed è importante non trascurare i sintomi perché possono cronicizzarsi, con fasi di miglioramento e peggioramento.
Chi mette in atto le manie ossessive, per prevenire o riparare effetti negativi che solo loro pensano, con rituali compulsivi, ne diventano schiavi cercando di controllare la realtà che li circonda e controllare l’ansia.
L’ossessivo compulsivo cerca delle strategie per evitare ciò che gli fa paura, come i pensieri intrusivi, con rituali di prevenzione o propiziatori e cerca rassicurazioni da chi pensa, come i familiari, possa aiutarlo.
Differenza tra Ossessione e Compulsione
Si definiscono ossessioni i pensieri, gli impulsi o le immagini ripetitive e di carattere intrusivi non controllabili da chi soffre di DOC. Di norma, le persone reagiscono alle ossessioni con stati d’ansia, disgusto e sensi di colpa che portano irrimediabilmente a uno stato di crisi. Le compulsioni consistono invece in azioni ripetitive, rituali e cerimonie in cui la persona si rifugia per porre rimedio alle proprie ossessioni.
Spesso la persona che ha un disturbo ossessivo compulsivo, soffre anche di altri disturbi psichiatrici come:
- Depressione maggiore;
- Disturbo da attacchi di panico;
- Disturbo d’ansia generalizzata.
Il Disturbo Ossessivo Compulsivo secondo il DSM-5
Se nel DSM 4 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) dell’APA (American Psychiatric Association) si classificava il disturbo ossessivo compulsivo nei disturbi d’ansia, nel nuovo DSM 5 si è deciso di inserirli in un nuovo capitolo distinto dai disturbi d’ansia, con il titolo “Disturbo ossessivo compulsivo e disturbi correlati”.
Per la diagnosi del DOC è necessario che si verifichino le seguenti condizioni:
- La presenza di ossessioni, compulsioni o entrambe
- Le ossessioni e compulsioni generano una grande perdita di tempo durante la giornata e disturbano la parte sociale, psicologica e di relazione della persona
- I sintomi ossessivi compulsivi non sono da attribuire agli effetti di una sostanza o di altra condizione medica
- Il disturbo non è giustificato da sintomi di altri disturbi mentali
Come si manifesta il DOC: Sintomi e Tipologie di Disturbi Ossessivo Compulsivi
I sintomi del DOC possono essere numerosi e di vario tipo, manifestandosi anche in più di uno contemporaneamente. Tra le tipologie di Disturbo Ossessivo Compulsivo e relativi sintomi troviamo:
- Disturbo ossessivo compulsivo da controllo dove i sintomi sono il controllare e ricontrollare (es. finestre, gas, chiusura dell’auto ecc…) con un pensiero ossessivo e rituale per prevenire incidenti.
- Disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione dove c’è la paura, entrando in contatto con certe sostanze, di essere contaminati e, quindi, i continui rituali di lavaggi e pulizie per rassicurarsi di non essere stati contagiati, con una vera e propria ossessione per la pulizia.
- Disturbo ossessivo compulsivo puro dove i sintomi sono immagini o pensieri proibiti continui, blasfemi, aggressivi o perversi che il soggetto considera pericolosi o sconvenienti.
- Disturbo ossessivo compulsivo da superstizione: l’ossessione è vedere, dire, contare o pregare in maniera rituale perché non accadano eventi negativi che il soggetto pensa possano avvenire. Per difendersi da questo, ripete certe azioni come contare o pronunciare certe parole come formule magiche.
- Disturbo ossessivo compulsivo da ordine: tutto deve essere messo nell’ordine che il soggetto ha stabilito o ha accumulato (hoarding disorder).
- Disturbo ossessivo compulsivo da relazione dove dubbi e preoccupazioni sulla relazione occupano un grande spazio nella mente del partner.
- Disturbo ossessivo compulsivo da accumulo dove l’acquisto e la raccolta compulsiva di oggetti di vario genere compromette l’esistenza e gli spazi domestici.
- Un particolare Disturbo ossessivo compulsivo riguarda la preoccupazione eccessiva e irrazionale verso il proprio corpo che viene vissuto come brutto o deforme (Dismorfofobia).
Quando abbiamo dei pensieri, delle idee o degli impulsi che intasano la mente in modo pervasivo e continuo e non riusciamo a mandarli via, allora diventano ossessioni e compulsioni, manifestandosi in DOC.
Naturalmente, quando parliamo di disturbo ossessivo compulsivo intendiamo le ossessioni clinicamente gravi, non quei pensieri sgradevoli e fastidiosi che ostruiscono la mente di molte persone ma che non cronicizzano.
Infatti, la caratteristica delle ossessioni è che il loro contenuto è spiacevole, ansiogeno, molto intenso e con sensi di colpa che porta alla necessità di trovare un mezzo per gestire un disagio emotivo così forte.
Quando abbiamo dei pensieri fastidiosi che ci tormentano, invece di mandarli via cerchiamo, infatti, di razionalizzarli e interpretarli con il pericolo di cronicizzarli amplificandone gli effetti in maniera abnorme.
Le ossessioni, allora, invadono la mente e la vita di una persona procurando un aumento dell’ansia, frustrazione e solitudine. Proprio per questo, per controllare l’ansia, e ignorare i pensieri continui e disturbanti, la persona cerca una difesa costruendosi le compulsioni (dal latino “compellere” cioè necessità a fare qualcosa).
Le compulsioni sono dei comportamenti ripetitivi che si configurano come dei veri e propri rituali che vengono prodotti per rispondere a un dovere che l’individuo sente di dover eseguire in risposta a determinate ossessioni.
Tutto questo occupa un tempo mentale e fisico non trascurabile nella giornata e interferiscono con le normali attività della vita della persona procurando disagio e sofferenze senza il placarsi dell’ansia se non in maniera apparente.
Bisogna cercare con varie tecniche strategiche o immaginative, di rompere un circolo vizioso che porta solo disagio e una qualità di vita infelice.
Disturbo Ossessivo Compulsivo da relazione
Cosa succede in una relazione quando uno dei due partner soffre di un ROCD? (disturbo ossessivo compulsivo da relazione)
Sicuramente non vive bene perché ha pensieri continui e compulsivi pieni di ossessioni sul partner che guarda e giudica perché è alla ricerca della persona perfetta e cerca i difetti e si chiede se il suo è un amore vero ricercando anche delle rassicurazioni da altri.
Sappiamo che i comportamenti ossessivi sono messi in atto per calmare l’ansia creata da questi continui pensieri che riguardano vari ambiti della relazione.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Ansia e Depressione: come riconoscerle e guarire”
- Sono sicuro dell’amore che provo? Ho dei dubbi?
- Confronto la mia relazione con quella di altri o che vedo in film romantici
- Consulto amici, parenti, terapeuti e persino “maghe” e sensitivi per essere rassicurato
- Provo a correggere la persona con tentativi anche mettendo alla prova la sua intelligenza
Quindi sappiamo che esistono due tipi di questo DOC che sono centrati sulla relazione dove mi pongo domande se sono più o meno innamorato e lo stesso di lei o direttamente sul partner concentrandomi sulle sue caratteristiche di personalità o sensibilità o bellezza.
Cause del disturbo ossessivo compulsivo da relazione
Si è visto nelle ricerche secondo l’American Academy, che i bambini avevano disturbi dell’attaccamento quando c’erano genitori insicuri o violenti che li portavano a diventare paurosi, controllanti e ossessivi nelle relazioni per paura di perdere la persona cara.
Oltre a questo si può sviluppare una gelosia ossessiva o delirante o una erotomania con l’illusione che una persona che non si conosce possa essere innamorata di noi.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Gelosia nella coppia: come nasce e come superarla”
Tutto questo porta a una bassa autostima che fa aumentare i sintomi ossessivi e compulsivi.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Come aumentare l’autostima”
Sintomi
Da tutto questo si creano i sintomi con pensieri tipo:
- “Amo veramente il mio partner?”
- “Se avessi fatto uno sbaglio mettendomi con lei?”
- “Ho tanta paura di essere lasciato e forse lo sto illudendo?”
- “Forse ha tanti difetti sia fisici che mentali, cosa faccio?”
Come curare?
Indubbiamente la domanda più importante è: come curare e come affrontare il ROCD?
Sicuramente ci dobbiamo rendere conto che è una situazione che rovina la vita a noi e alle persone vicine e che può mettere in pericolo la relazione con il partner.
Bisogna cercare di farsi aiutare da psicoterapeuti che riescano a far elaborare al paziente le cause che l’hanno portato a questa situazione e che riesca a fargli adottare delle tecniche giuste per intervenire su questo circolo vizioso di pensieri ossessivi e compulsivi.
Cause Scatenanti del Disturbo Ossessivo Compulsivo
Quali sono le cause scatenanti del DOC?
Non è possibile localizzare un solo fattore per lo sviluppo di un Disturbo Ossessivo Compulsivo: le cause sono psicologiche e genetiche, anche se, a tuttora, non ci sono risposte sicure.
Cause Psicologiche del DOC
Sembra che certe esperienze, dovute ad una educazione particolarmente rigida e severa, portino a un esagerato senso di responsabilità con sensi di colpa, e influenzino la frequenza dei comportamenti ossessivi.
Il DOC è un disturbo che si verifica, in prevalenza, in persone giovani, tendendo a cronicizzarsi, e rischia di colpire la sfera scolastica, lavorativa e le normali relazioni (il 60% dei pazienti non riesce a sostenere il rapporto di coppia).
Una teoria cognitiva ipotizza che i pensieri ossessivi siano causati dalla maniera in cui certe persone si preoccupano eccessivamente dei loro pensieri: esse sono portate a credere di poter fare realmente quello che pensano come, ad esempio, procurare del male alle persone, e questo diventa un errore cognitivo che è una delle cause del disturbo ossessivo compulsivo.
Ci sono persone che hanno dei pensieri sulla loro salute, che li porta a pensare che possono ammalarsi perché hanno toccato qualche cosa di contaminato, così l’ansia di questo pensiero diminuisce lavandosi le mani ma, continuando ad averli e continuando nel rituale, li rinforzano sviluppando un pensiero ossessivo compulsivo.
Cause Biologiche del DOC
Sono stati eseguiti svariati studi su gruppi di gemelli, da cui si è visto che il DOC è causato da una predisposizione genetica, perché vi sono persone più predisposte ad avere questo disturbo, così come c’è lo stesso rischio di svilupparlo nei famigliari dei pazienti con disturbo ossessivo compulsivo.
Come affrontare il DOC
Gli schemi associati al DOC sono vari per cui, per sapere come affrontare, il DOC è meglio considerare tale sindrome come facente parte di uno spettro di disturbi piuttosto che una singola patologia.
Sappiamo anche per esperienza, che nella vita capita che ci siano dei pensieri che entrano nella nostra mente in modo fastidioso e dominante e diventano ossessioni che non sono clinicamente gravi ma che intasano la mente e ci disturbano.
Ed ecco pensieri come: la paura di fare del male, la paura di morire o la paura che possano morire i nostri cari o il timore che qualcuno possa abbandonarci, possono diventare, se cerchiamo di razionalizzarli e di interpretarli, un pensiero intrusivo.
Proviamo a pensare al nostro cervello come una specie di intestino che, come l’intestino, incamera quello di cui ha bisogno ed elimina quello che sente negativo e, se il processo si ferma ecco che la digestione si blocca così come possono bloccarsi i pensieri innestando un circolo vizioso.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Gastrite psicosomatica: sintomi, cause e trattamenti”
Bisogna interrompere questi pensieri che non si fermano mai cercando di liberare la mente, lasciandoli fluire come l’acqua che scorre e visualizzando, attraverso il training autogeno, un’immagine di come l’acqua porta via tutto e ti lascia libero e rilassato.
Se vi accorgete di compiere rituali che assomigliano ad ossessioni per placare l’ansia, bisogna porre rimedio scaricando la tensione e cercando il giusto approccio senza mettersi ancora più in ansia con meccanismi circolari che fanno restare sempre più nell’ossessione.
Concentratevi sulla respirazione liberando la mente e facendo il vuoto mentale potete abbandonarvi e far nascere immagini nuove, piacevoli e senza ansia.
Pensieri ossessivi: come liberarsene
Per potersi liberare dai pensieri ossessivi la cosa importante è non permettere che questo disturbo impedisca la regolare quotidianità della vita e che bisogna sforzarsi di rispettare gli impegni, frequentare la scuola o andare al lavoro o passare del tempo con la famiglia e gli amici.
Cosa possiamo fare per aiutarci?
- Proviamo il training autogeno e impegniamoci per impararlo bene e facciamolo tutti i giorni.
- Pensiamo alle qualità che ci contraddistinguono e impariamo a dare più valore a queste per aumentare l’autostima
- Passiamo più tempo con le persone che ci piacciono e a cui vogliamo bene.
- Facciamo attività fisica.
- Smettiamo di evitare le situazioni che ci fanno paura perché la cosa fondamentale è affrontarle, qualsiasi sia il risultato.
- Portiamo a termine i progetti che ci siamo prefissati fin dove possiamo.
- Esercitiamo la volontà perché è il primo passo per sentirsi meglio.
- Congratuliamoci con noi stessi per gli obiettivi raggiunti anche se sono piccoli.
Ricordiamoci che dentro di noi ci sono tante risorse da usare e, se è troppo faticoso farle affiorare da soli è possibile farsi aiutare dalla psicoterapia.
Cura del Disturbo Ossessivo Compulsivo
La cura del DOC o OCD passa per due trattamenti, uno farmacologico e uno psicologico.
Farmaci per la cura del DOC
I farmaci utili sono quelli che agiscono sulla serotonina, migliorando l’umore e l’ansia.
Come sempre è importante affidarsi a specialisti che sanno agire sulla posologia e sulla scelta del farmaco, essendo diverso individuo da individuo e dalla gravità della situazione.
Curare il DOC con la Psicoterapia
Vengono usati approcci psicoterapeutici a orientamento cognitivo-comportamentale e terapie strategiche.
L’approccio strategico è utilizzato dallo psicoterapeuta attraverso stratagemmi strategici che producono nel paziente l’acquisizione della capacità di gestire il problema.
La persona che soffre di disturbo ossessivo compulsivo compie infatti dei rituali per difendersi da quello di cui ha paura e pensa di aiutarsi, ma tutto ciò diventa un inganno che afferma sempre più il disturbo.
Chi soffre di disturbo ossessivo compulsivo ha come soluzioni tre meccanismi:
- Eseguire rituali preventivi e propiziatori;
- Cercare di farsi aiutare dai famigliari che fanno in modo di rassicurarlo;
- Evitare ciò che lo spaventa.
L’aiuto che gli verrà dato dallo psicologo psicoterapeuta sarà di interrompere le soluzioni alla paura che il paziente si procura, ma che lo mantengono nel suo disagio, con un contro-rituale che rompe lo schema ossessivo.
Lo psicoterapeuta deve creare un intervento fatto “su misura” per ogni suo paziente, dandogli la sensazione di autorevolezza, che lo rassicurerà nei confronti del suo psicoterapeuta e delle strategie che gli comunicherà.
La psicoterapia (composta da Terapia Cognitivo Comportamentale o Terapia Strategica) con o senza farmaci aiuta nella guarigione insegnando delle risposte efficaci ai pensieri ossessivi.Possono aiutare anche tecniche di rilassamento come il Training Autogeno o il Mindfullness.
Il primo passo verso il miglioramento è prendere consapevolezza del problema e essere molto motivati nel decidere di intraprendere un percorso per farsi aiutare.
Andare dallo psicologo – psicoterapeuta non è “una cosa da matti” e il pensiero “ce la posso fare da solo” non è, in questo caso, realistico.
Volendo, inoltre, si può iniziare anche sfruttando il servizio di psicologo online.
Con o senza gravi sintomi il percorso di psicoterapia, anche se lungo, difficile e doloroso è fondamentale per conoscere se stessi e entrare in sintonia e armonia con gli altri.
Bibliografia
G. Melli, Vincere le ossessioni, 2018 Erickson
R. Morelli, Lezioni di autostima, 2016 Mondadori
D. Dèttore, 2002, Il disturbo ossessivo- compulsivo, McGraw-Hill
G. Cerveri, Non ti fissare, 2023, Sonzogno
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