Cos’è il complesso di Edipo e come superarlo
Comprendere il complesso di Edipo è comprendere Freud e la psicanalisi freudiana. È la base di tutta la sua teoria psicoanalitica.
Freud individua nel complesso edipico una tappa di qualsiasi sviluppo psichico.
Il complesso edipico, letto metaforicamente, è una cosa formidabile in cui si imparano due dimensioni fondamentali dell’esistenza umana che sono rispettivamente: l’identità e la relazione.
Se io non ho identità non so chi sono, se io non ho acquisito la struttura della relazione non so rapportarmi con gli altri.
Umberto Galimberti
Introduciamo l’argomento sul complesso di Edipo e la sindrome di Elettra con questo mio brevissimo video:
In questo articolo analizzeremo queste tematiche relative al complesso di Edipo:
- Complesso significato
- Complesso di Elettra
- Storia di Edipo
- Cos’è il complesso di Edipo
- Fase edipica
- Complesso di Edipo non superato
- Complesso di Edipo: uno studio scientifico
- Complesso di Edipo: genitori, come comportarsi
- Complesso di Edipo come superarlo
Complesso significato
La parola “complesso” deriva dal latino “complectere” che vuol dire abbracciare ed è un insieme di caratteristiche personali o di pensieri riconducibili ad un’idea centrale, parzialmente inconscio, che può favorire lo sviluppo di attitudini e che rende l’individuo sensibile a situazioni nuove, associate a quelle dell’infanzia.
Ecco un elenco dei complessi più comuni ed il loro significato:
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Complesso di Agar-Sara
Il complesso di Agar-Sara esprime la tendenza di molti uomini a distinguere le donne in due categorie: quelle che si amano e si rispettano, e quelle con le quali tutto è permesso nell’ambito della sessualità e che non si amano. Freud scrive che “dove amano non provano desiderio e dove lo provano non possono amare”.
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Complesso di Brunilde
Il complesso di Brunilde si riferisce agli stati emotivi della donna che cerca l’uomo ideale fuori dalla realtà, con fantasie senza costrutto e riempiendo tutto di grandi emozioni.
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Complesso di castrazione
Il complesso di castrazione è la paura di ferite o asportazione degli organi genitali; ma in senso più generale indica la paura di qualsiasi danno fisico o psicologico, come punizione di una trasgressione sessuale.
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Complesso di Don Giovanni
Il complesso di Don Giovanni si riferisce alla ricerca di una donna ideale, inconscio sostituto della madre, attraverso una serie di conquiste senza fine da parte di un uomo che, secondo la psicoanalisi, non ha superato adeguatamente le vicissitudini emotive del complesso edipico.
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Complesso di Edipo
Il complesso edipico indica l’affettività del bambino, tra i 3 e i 5 anni, che mostra sentimenti d’amore per la madre e aggressività e gelosia verso il padre, accompagnati da sensi di colpa e paura di una punizione.
A volte è chiamato Sindrome di Edipo.
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Complesso di Giocasta
Il complesso di Giocasta: è il desiderio naturale che la madre prova nei confronti del figlio maschio ed è l’altra faccia di quello edipico, “tutti i maschi nutrono timore nei confronti delle donne, per la paura di essere risucchiati dal ventre materno” (Sandro Gindro, Psicoanalista).
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Complesso di Elettra
Il complesso di Elettra: è il complesso di Edipo al femminile, che mostra sentimenti d’amore verso il padre e aggressività e gelosia per la madre.
A volte è chiamato anche Sindrome di Elettra.
Il Mito di Elettra
Nella trilogia Orestea di Eschilo, Elettra, figlia di Agamennone e Clitennestra, scoprì che sua madre fece uccidere suo padre per mezzo del suo amante Egisto e istiga il fratello Oreste a uccidere Clitennestra.
Il complesso di Edipo e Elettra
Il complesso di Elettra è il complesso di Edipo al femminile, fa parte della crescita della donna e avviene tra il terzo e quinto anno in quella, che abbiamo già visto anche per il maschio, che è la fase fallica.
E’ molto importante per la bambina che il rapporto con il padre sia sereno e che l’attrazione verso di lui possa risolversi positivamente perché sarà la base di riferimento per le future relazioni affettive, sentimentali e sessuali di quando sarà donna.
La fissazione è un termine usato per descrivere quello che può accadere quando non viene superata dalla bambina questa fase del complesso di Elettra e che condizioneranno le scelte future della sua vita amorosa di adulta.
La figura paterna non deve essere iperprotettiva, questo per non farla crescere con il pensiero di dover avere bisogno di protezione e aiuto da parte degli altri e, specialmente , degli uomini.
In caso contrario, cioè di iperprotettività, si rischia appunto la sindrome di Elettra.
La seduzione paterna che viene attuata in maniera troppo esplicita, non avendo quel rispetto che si deve avere, sia nei confronti del figlio maschio che della femmina, della propria e altrui privacy, può portare al mancato superamento della fase fallica.
La bambina crescendo e diventando donna continuerà ad avere verso gli uomini un atteggiamento insoddisfatto e di confronto paterno.
Il padre sarà sempre più grande, seduttivo e protettivo del partner scelto, facendole diventare delle donne insoddisfatte e critiche verso tutti gli uomini, senza riuscire mai a trovare l’uomo giusto, la ricerca de “il principe azzurro”.
Freud, Jung e il complesso di Edipo e il complesso Elettra
Alla base del dissidio e poi della rottura fra i due grandi maestri della psicoanalisi Freud e Jung fu la modifica del complesso di Edipo e l’introduzione dell’espressione “complesso di Elettra” da parte di Carl Gustav Jung.
“L’introduzione dell’espressione ‘complesso di Elettra’ non mi pare rappresenti alcun progresso o vantaggio e non intendo quindi raccomandarne l’uso.” Freud, Opere, vol.9.
Storia di Edipo
Nel dramma di Sofocle, Edipo, figlio del re di Tebe, Laio e di Giocasta, viene abbandonato alla nascita perché l’oracolo gli aveva predetto che il figlio, lo avrebbe ucciso.
Edipo viene salvato e cresce in una corte straniera come figlio del re ma incontra il re Laio e in una lite lo uccide.
Giunto a Tebe riesce a risolvere gli enigmi della Sfinge e i tebani lo eleggono re dandogli in sposa Giocasta dalla quale avrà due figli e due figlie ignorando che è sua madre.
Edipo regna pacificamente per lungo tempo finché non scoppia una pestilenza che induce i tebani a consultare nuovamente l’oracolo e che dice che tutto finirà quando verrà scoperto l’assassino di Laio.
Edipo viene a conoscenza di essere l’uccisore e il figlio di Laio e di aver commesso incesto con la madre, per cui si acceca e abbandona la patria.
Da questa storia nasce quindi la sindrome di Edipo.
Sigmund Freud e il complesso di Edipo
Il complesso di Edipo che, normalmente, il bambino sperimenta dai due ai cinque anni, è un rifiuto inconscio del genitore dello stesso sesso perché sente un’attrazione molto forte per il genitore dell’altro sesso.
“Secondo le mie ormai numerose esperienze, i genitori hanno la parte principale nella vita psichica infantile… amore per l’uno, odio per l’altro dei genitori, fanno parte di quella riserva inalienabile di impulsi psichici che si forma in quel periodo…”. S.Freud, Opere 1899, Interpretazione dei sogni vol. 3.
“Forse a noi tutti era dato in sorte di rivolgere il primo impulso sessuale alla madre, il primo odio e il primo desiderio di violenza contro il padre”. S.Freud, Opere 1899, Interpretazione dei sogni vol. 3.
“Come Edipo, viviamo inconsapevoli dei desideri, offensivi per la morale, che ci sono stati imposti dalla natura e dopo la loro rivelazione noi tutti vorremmo distogliere lo sguardo dalle scene della nostra infanzia”. S.Freud, Opere 1899, Interpretazione dei sogni vol. 3.
Nota aggiunta da Freud nel 1914: ”Nessuna scoperta della ricerca psicoanalitica ha sollevato più aspri contrasti, più fiera opposizione e amene distorsioni da parte dei critici, di quest’accenno alle tendenze incestuose infantili, conservate nell’inconscio”.
S.Freud
Per complesso di Edipo Freud intende quindi la competizione che un bambino in maniera inconscia ha verso il padre, questo a causa del desiderio rivolto verso la madre.
Questo fenomeno è più che normale nello sviluppo psico-fisico di un bambino ed è correlato alla crescita e allo sviluppo della sia identità sessuale.
Fase edipica
Secondo Freud il complesso di Edipo e fase edipica sono:
- Fase orale: da 0 a 18 mesi è la fase della suzione del neonato e è fonte di piacere sia per il nutrimento che per la persona che lo fa.
- Fase anale: dai 18 mesi ai 3 anni e, in questa fase, il controllo che il bambino comincia a fare sulle feci diventa molto importante come gratificazione di piacere sessuale.
- Fase Fallica: dai 3 anni ai 5 anni sia il maschio che la femmina riconoscono gli organi sessuali e notano la differenza tra il maschio che ha un pene e la femmina che non lo ha.
Freud colloca in questo momento la nascita del complesso di Edipo.
La fase orale e la fase anale hanno come piacere il corpo stesso del bambino, mentre nella fase fallica con la formazione del complesso di Edipo, arrivano delle esperienze emotive e affettive molto forti che porteranno alla soluzione o meno della Sindrome di Edipo che, se non viene adeguatamente superata, per Freud costituisce il nucleo di base delle nevrosi in età adulta.
Complesso di Edipo non superato
Il complesso di Edipo non superato, secondo Freud, sarebbe all’origine della maggior parte dei problemi psicologici dell’adulto.
Le difficoltà non risolte che si creano nel bambino con il rapporto con il genitore del sesso opposto, spesso, in età adulta, creano problemi nella ricerca e nella relazione con un partner creando un conflitto edipico non risolto.
Il modo in cui il complesso edipico, che è una fase normale per lo sviluppo della sessualità e della personalità degli individui, viene affrontato e superato dipende da come i due genitori costruiscono il rapporto con i figli.
Un rifiuto di manifestazioni fisiche di affetto da parte del genitore o un distacco emotivo o punizioni eccessive o sfruttamento sessuale possono contribuire a influenzare il normale superamento del conflitto edipico.
Complesso di Edipo: uno studio scientifico
Secondo un recente studio della Glasgow University ci innamoriamo di qualcuno che ha gli occhi dello stesso colore del papà o della mamma, a seconda di che sesso siamo.
Secondo questo studio quindi l’innamoramento si divide in due tipologie:
- Uomini etero e lesbiche: cercano il colore degli occhi della madre
- Donne etero e Gay: cercano il colore degli occhi del padre
La ricerca si è svolta chiedendo a 300 persone qual’è il colore degli occhi del proprio partner e dei genitori, concludendo che statisticamente si cerca una partner con lo stesso colore degli occhi del genitore del sesso amato.
Il primo a sostenere questa teoria fu ovviamente Sigmund Freud, e questa ricerca, seppur su un campione di persone contenuto, ne conferma la validità, ed il fatto che il complesso di Edipo è reale e vivo in ognuno di noi.
Come superare il complesso di Edipo: genitori, come comportarsi
Il comportamento dei genitori è molto importante per come superare il complesso di Edipo al bambino e farlo diventare un adulto con una personalità e una sessualità normale.
Il padre con la sua autorevolezza deve insegnare al figlio che ci sono delle regole e che i desideri hanno dei limiti, sia per il maschio che non può avere con la madre la stessa relazione che ha il padre, sia per la femmina la stessa situazione nei confronti del padre.
Il genitore verso il quale il bambino riverserà l’aggressività momentanea deve comportarsi con indifferenza, mentre l’altro genitore che sarà il preferito deve aumentare il valore del partner nei confronti del bambino.
E’ importante che i genitori non si lascino sopraffare dai sensi di colpa, dall’ansia o dalla rabbia e devono sapere che è una fase normale che deve essere superata nel migliore dei modi per dare serenità e sicurezza futura ai figli.
Verso i cinque o sei anni il bambino si dovrebbe avviare verso quella che è la fase che S. Freud chiama risolutiva rinunciando a voler prendere il posto del genitore del suo sesso e lasciando nell’inconscio le sue emozioni e passioni.
In questa età i maschietti cercano di imitare il papà e le femmine la mamma condividendo questi interessi con loro, e questo sancisce il superamento del complesso di Edipo. Si aprirà, successivamente, una nuova fase che li porterà a un corretto approccio psicologico verso i genitori.
Complesso di Edipo come superarlo
Superare il complesso di Edipo significa affrontare una iniziazione alla vita sociale e vita di relazione, come scriveva Jung, oltre la scoperta della sessualità infantile di Freud.
Bisogna guardarsi dentro con coraggio per cercare quell’autonomia che l’adulto deve avere, così come deve affrontare la relazione con l’altro e la sessualità.
I disturbi di personalità, identità e i problemi sessuali che possono derivare dal non superamento della sindrome di Edipo possono essere risolti con una psicoterapia che aiuti ad affrontare la vita e le relazioni con meno problemi e più sicurezza.
Freud e Leonardo da Vinci
Freud nel 1910 pubblicò un saggio dal titolo “Un ricordo d’infanzia di Leonardo da Vinci”, dove lo stesso Sigmund Freud rilegge in lettura psico analitica l’infanzia vissuta dal genio di Leonardo.
Lo spunto principale preso da Freud per la sua analisi è un appunto lasciato da Leonardo scritto nel suo Codice Atlantico, dove cercando di descrivere e capire il volo degli uccelli scrisse questo suo pensiero di un ricordo d’infanzia:
“Questo scriver si distintamente del nibbio par che sia mio destino, perché ne la mia prima ricordazione della mia infanzia è mi parea che, essendo io in culla, che un nibbio venissi a me e mi aprissi la bocca colla sua coda, e molte volte mi percotessi con la coda dentro alle labbra”
Una delle interpretazioni date da Freud è che Leonardo avesse un complesso di Edipo verso la madre, come se la coda del Nibbio fosse il seno materno.
A contorno di questa ipotesi vi è anche la rilettura a posteriori della Gioconda, il famoso quadro di Leonardo, dove il sorriso misterioso della donna potrebbe essere quello della madre di Leonardo.
A completezza dell’articolo ti invito a guardare queste due video interviste di Umberto Galimberti:
Bibliografia
- Freud S., L’interpretazione dei sogni (1899), in Opere, Boringhieri, Torino 1974, vol.3.
- Freud S., L’Io e l’Es e altri scritti (1917-1923), in Opere, Boringhieri, Torino 1977, vol.9.
- Freud S., Introduzione alla psicoanalisi e altri scritti (1915-1917), in Opere, Boringhieri, Torino 1976 vol.8.
- Freud A., Opere (1965-1975) Boringhieri, Torino 1979, volume terzo.
- Galimberti U. Dizionario di Psicologia (1992),UTET, Torino.
- Carotenuto A. Trattato di Psicologia Analitica, vol.primo, La dimensione culturale, UTET, Torino 1992.
- Carotenuto A. Trattato di Psicologia Analitica, vol.secondo, La dimensione clinica, UTET, Torino 1992.
- Miller A. Il bambino inascoltato, Bollati Boringhieri, Torino, 1989.