Attacchi di panico, fenomeno diffuso e di forte disagio: come conoscerlo per affrontarlo e superarlo
Gli attacchi di panico hanno un’insorgenza improvvisa e di durata breve anche se, per la persona che li subisce, sembra non passare mai e producono molta paura e angoscia.
L’OMS ( Organizzazione Mondiale della Sanità ) sostiene che questo tipo di problema aveva coinvolto, già nel 2000, circa il 20% della popolazione.
Per iniziare, potete guardare questo mio breve video introduttivo sugli attacchi di panico:
Cosa sono gli attacchi di panico secondo il DSM-5
Il DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) annovera gli attacchi di panico nei disturbi d’ansia.
Secondo il DSM-5, per fare diagnosi di disturbo di panico devono essere soddisfatti i seguenti criteri:
- Presenza di attacchi di panico inaspettati e ricorrenti, dei quali almeno uno seguito da un mese (o più) di preoccupazione persistente di avere altri attacchi.
- Ci deve essere anche una preoccupazione relativa alle implicazioni o alla conseguenze dell’attacco (ad esempio, perdere il controllo, avere un infarto cardiaco, impazzire), e seguiti da una significativa alterazione del comportamento correlata agli attacchi di panico.
- Presenza o assenza di Agorafobia (il disturbo di panico può infatti presentarsi anche in assenza dei timori agorafobici).
- Gli attacchi di panico non devono essere causati dagli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per esempio, da abuso di una droga) o da una condizione medica generale (ad esempio, ipertiroidismo).
- Gli attacchi di panico non devono essere meglio giustificati da un altro disturbo mentale, come ad esempio la Fobia Sociale.
L’attacco di panico è un disagio psicofisico che inizia con un forte senso di agitazione che arriva in qualsiasi momento della giornata senza motivo e si inizia a sentire il cuore che batte e il respiro diventa affannoso e c’è la sensazione di pericolo incombente.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Come calmare l’agitazione”
Ecco che improvvisamente arriva l’ansia, la paura e diverse manifestazioni somatiche dove i sintomi diventano intensi dopo 5/10 minuti dall’esordio e diminuiscono dopo circa mezz’ora e se gli attacchi di panico sono ricorrenti con la preoccupazione che si sviluppino uno dopo l’altro, si può parlare di DAP (Disturbo da Attacchi di Panico) che rientra nella categoria dei disturbi d’ansia.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Cos’è l’Ansia e come combatterla”
Per quello che riguarda la frequenza, si possono avere attacchi una volta la settimana o quotidiani con intervalli di settimane o mesi o meno frequenti con intervalli di anni e le donne sono più a rischio.
Dati statistici
I dati statistici ci indicano che in generale il 2% della popolazione mondiale sperimenta almeno una volta nella vita l’attacco di panico e in Italia 10 milioni di persone lo hanno subito una volta.
Le donne sono più a rischio anche per fattori biologici come gli ormoni, tipo gli estrogeni, che regolano il tono dell’umore e, per ragioni culturali e educazionali reprimono la propria istintualità e il proprio temperamento.
Notiamo anche che ci sono vari profili psicologici che inducono a pensare che siano più a rischio di subire attacchi di panico perché negano la loro vera natura psicologica come:
- Le rivoluzionarie, ribelli e aggressive che, però dentro di loro sono insicure, poco autonome e con bassa autostima.
- Le troppo mediatrici, ultra diplomatiche che vivono per non entrare mai in conflitto e non riescono a soddisfare quello che veramente vogliono ottenere.
- Le represse che non affrontano mai le discussioni o i litigi o gli attriti e cercano sempre di “glissare”, lasciar correre, perdonare mentre dentro di loro si accumula la rabbia che potrebbe esplodere in attacco di panico.
- Le passive che danno a vedere di essere molto attive ma non godono mai pienamente della vita e dei momenti di gioia o di dolore, prendendo la scusa delle troppe responsabilità, incombenze o doveri dietro i quali si nascondono diventando insensibili, neutre e dove il colore della loro vita è sempre il “grigio”.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Autostima femminile: come migliorarla
Sintomi degli Attacchi di Panico
I sintomi degli attacchi di panico sono rappresentati da:
- Paura che può diventare terrore
- Sensazione di morire
- Sensazione di soffocare
- Timore di perdere il controllo
- Timore di impazzire o di fare qualcosa di grave.
- Palpitazioni
- Tachicardia
- Vertigini
- Vampate di calore
- Sudorazione
- Brividi
Quali sono le cause degli Attacchi di Panico
Anche se si cercano le cause di queste crisi di panico, non c’è una sempre una spiegazione valida e plausibile che li scatena, e questo determina dei vissuti di rabbia e vergogna.
La caratteristica fondamentale degli attacchi di panico è che sono ricorrenti, arrivano all’improvviso e sono imprevedibili.
Naturalmente la persona si preoccupa di poterne avere altri, la paura aumenta, diventando paura della paura, così da spaventarla tanto da ricorrere al pronto soccorso, specialmente nel caso di attacchi di panico notturni.
Spesso i primi attacchi di panico accadono in situazioni di stress e spesso quando si è da soli alla guida o sui mezzi pubblici. La crisi può passare inosservata a chi vive accanto a chi ne soffre, perché il soggetto cerca di nascondere le sensazioni provate.
Gli eventi stressanti e scatenanti possono essere vari, come ad esempio:
- Divorzio
- Separazione
- Matrimonio
- Convivenza
- Perdita del lavoro
- Lutto
Vi sono attacchi di panico caratterizzati solo da alcuni sintomi e la frequenza e la gravità varia molto nel corso del tempo e delle circostanze.
Attacchi di panico alla guida
Quando arriva la paura di guidare (Amaxofobia dal greco hàmaxa: carro e phobos: paura) le conseguenze sono quelle di avere attacchi di panico alla guida con forti sensazioni di ansia, qualsiasi sia il mezzo che abbiamo: una moto o una macchina o un camion, ed è una fobia che implica la paura di perdere il controllo della guida e provocare incidenti.
Naturalmente è un grave disagio quello che si crea in queste persone che potrebbero avere paura di guidare perché non si fidano delle loro abilità e quindi avere una bassa autostima, oppure aver subito incidenti traumatici e essere ansiosi con la creazione di livelli elevati di stress psico-fisico.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Stress e disturbi da stress: sintomi e cura”
E’ logico che cercheranno di non guidare mettendosi in situazioni dove dovranno rinunciare alla loro indipendenza.
Mi ricordo di una mia paziente che le capitavano questi momenti in auto e specialmente in prossimità dei semafori dove era stata tamponata, così abbiamo deciso delle piccole strategie dove lei si fermava e le attuava ritornando poi a guidare e un po’ alla volta ha avuto questi momenti sempre più in maniera sporadica e non smettendo di usare l’auto.
Attacchi di panico durante il sonno
Gli attacchi di panico notturni non vanno confusi con l’apnea del sonno e il Pavor Nocturnus che vediamo spesso nei bambini quando si svegliano all’improvviso di notte con pianti e un’ansia forte, tachicardia e sudorazione mentre l’apnea notturna non è caratterizzata da forte ansia.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Ansia notturna, cos’è e come gestirla”
Quando abbiamo attacchi di panico notturni potrebbero essere influenzati da episodi accaduti di giorno o dal consumo di droghe, alcol dove lo stress che si crea porta alla formazione di una maggiore produzione di adrenalina e cortisolo e tutto questo ci avverte che dobbiamo adottare una qualità di vita che ci aiuti a gestire lo stress.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Qualità di vita”
Attacchi di panico in gravidanza
Ansia e attacchi di panico in gravidanza sono strettamente collegati anche per la continua attenzione che dedichiamo ai segnali che provengono dal nostro corpo con quel circolo vizioso che si crea nella “paura della paura”. E’ abbastanza logico che in gravidanza si creino più timori e ansie per la trasformazione del corpo e della mente che potrebbero portare ad attacchi di panico, anche quando non c’è un motivo reale.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Paura di avere paura”
L’ansia in gravidanza non dovrebbe essere sentita come un evento tragico e che induce paura e pensieri negativi anche se la condizione è particolare perché vengono rilasciati ormoni dello stress che non sono ideali per lo stato particolare che viene vissuto.
Dobbiamo cercare situazioni che tranquillizzano la donna incinta come accompagnarla ai corsi pre parto che rafforzano anche l’intimità con il partner esternando emozioni e timori anche con l’aiuto di un insegnamento di Training Autogeno che le sarà anche utile durante il parto.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Cos’è il Training Autogeno e come funziona”
Gli attacchi di panico, una paura della paura
Questi attacchi d’ansia producono una fortissima preoccupazione sulla persona che li subisce e che li vive con una continua ansia e paura che possano ripetersi.
Si crea un circolo vizioso, che scatena la paura, che produce una reazione fisiologica che diventa sempre più grande e la spaventa perché teme di perdere il controllo.
Questo produce uno stato di sofferenza che porta a una compromissione dello stato sociale, affettivo e lavorativo della persona.
Si instaurano, poi, delle tecniche d’evitamento per luoghi o situazioni dove si è creato l’attacco di panico con cambiamenti significativi dell’esistenza della persona che ora presenta dei limiti imposti dalle condotte d’evitamento.
Nell’ambito familiare, dove si cerca appoggio, l’iniziale comprensione diventa fastidio e sfiducia.
Come superare gli attacchi di panico
Cosa fare quando si presenta un attacco di panico? E come superarli?
Per superare gli attacchi di panico è importante cercare aiuto, il più presto possibile, curando il disturbo da panico per evitare che si inneschi il circolo vizioso della paura.
La soluzione migliore, in questi casi, è rivolgersi ad uno psicoterapeuta che aiuterà a superare gli attacchi di panico con la psicoterapia.
Nei casi più gravi, la psicoterapia potrà essere supportata anche da farmaci.
Curare gli attacchi di panico con la psicoterapia
Nella cura degli attacchi di panico, con o senza agorafobia, e dei disturbi d’ansia in generale, la psicoterapia sembra essere la cura più efficace.
Anzitutto, è necessario decodificare con il lavoro psicologico il malessere psichico e il senso del disturbo attraverso un percorso.
Bisogna alleviare i sintomi e far sentire il paziente compreso e aiutato dandogli tecniche valide alla comprensione del suo malessere.
Bisogna dare informazioni al paziente sulla sintomatologia dell’attacco di panico, spiegando che non portano a pericolosità o che non sta impazzendo o morendo.
Devono essere affrontate le paure dando alla persona tecniche strategiche per controllare il disturbo e far sì che possa riappropriarsi della sua vita personale e lavorativa.
Nella psicoterapia, che il paziente deve affrontare, è molto importante cercare di recuperare l’autonomia che non ha più ricostruendo la sua storia personale e la prima esperienza di attacco di panico.
Una volta appurato ciò, bisognerà alleviare i sintomi e far sentire il paziente compreso e aiutato, dandogli tecniche valide alla comprensione del suo malessere. Bisogna dare informazioni al paziente sulla sintomatologia dell’attacco di panico, spiegando che non porta a pericolosità o che non sta impazzendo o morendo.
Successivamente, devono essere affrontate le paure dando alla persona le giuste tecniche strategiche per controllare il disturbo e far sì che possa riappropriarsi della sua vita personale e lavorativa.
Per approfondire, ti consiglio anche il mio articolo: “Sconfiggere l’agorafobia, paura degli spazi chiusi“
Sconfiggere gli attacchi di panico con la psicoterapia
Nella psicoterapia, che il paziente deve affrontare, è molto importante cercare di recuperare l’autonomia che esso non ha più ricostruendo la sua storia personale e la prima esperienza di attacco di panico.
Bisogna aiutare la persona a contrastare, in maniera graduale, la tendenza che ha di evitare tutte quelle situazioni che producono paura, comprese le sensazioni fisiche come la tachicardia che è un sintomo classico dell’attacco di panico.
È anche importante che si liberi delle difese protettive che si è creato, cercando di farsi accompagnare da altre persone, quando deve affrontare luoghi dove c’è stato l’attacco di panico o dove pensa possa avvenire.
Con la terapia e le strategie che impara, il paziente riuscirà a non avere paura delle sensazioni fisiche che sente e che lo mettono in ansia, arrivando a conviverci.
Per sconfiggere efficacemente gli attacchi di panico, inoltre, possono essere utili anche tecniche di rilassamento come il training autogeno, la meditazione e l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing).
Come Psicologa e Psicoterapeuta mi occupo di verificare i sintomi e di trovare le giuste cure per attacchi di panico. Se pensi di soffrirne e vuoi ritrovare la serenità, contattami utilizzando il form qui sotto.
Attacchi di Panico o ansia
In effetti se una persona soffre di questa patologia, può cominciare a evitare tutte le situazioni che considera pericolose e che possono attivare un attacco di panico e, di conseguenza, pensa di riuscire ad affrontarle solo in compagnia di qualcun altro e innestare anche l’agorafobia.
L’agorafobia è una grande paura degli spazi aperti o in luoghi pieni di gente come un supermercato o una piazza dove c’è la difficoltà di allontanarsi e di chiedere aiuto.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Sconfiggere l’agorafobia, paura degli spazi chiusi”
La differenza tra:
- L’ansia e la paura sono insite nella nostra natura perché ci servono anche per difenderci da situazioni pericolose ma del tutto fisiologiche, ma diventano invalidanti e pesanti quando arrivano ad angosciare ma non a paralizzare come un attacco di panico.
- Le fobie possono condizionare la nostra vita anche se sono effettivamente innocue ma scatenano situazioni che condizionano la nostra esistenza come varie paure di animali, persone, di contatti o della sporcizia.
Attacchi di panico come gestirli
Dobbiamo renderci conto che è molto importante approfondire le osservazioni sul primo attacco che arriva perché spesso è in un momento in cui il controllo su se stessi è allentato e senza cause apparenti, ma che potrebbe indicarci da cosa ci stiamo difendendo e l’attacco di panico diventa l’unica risorsa che possiamo mettere in campo per nascondere la nostra vera unicità e togliere la “maschera” che indossiamo.
Per poterci aiutare quando arrivano gli attacchi di panico dobbiamo cercare di rilassarci mettendo il corpo in una posizione comoda (non sdraiata perché potrebbe peggiorare), cercare un luogo fresco che aiuti a smorzare il “fuoco” che sentiamo nel corpo quando abbiamo troppo caldo.
Naturalmente la prima cosa da fare è quella di allontanarci dalla situazione, dal luogo che ha fatto insorgere tutto ciò, e se non fosse possibile, metterci di lato cercando di defilarci. Poi chiedere aiuto mettendo una persona amica vicino in maniera che possa sostenerci e darci sicurezza in quel momento particolare e se non fosse possibile aiutarci con qualche distrazione o un rituale rassicurante .
Sicuramente una buona psicoterapia potrà aiutare a superare tutte le situazioni che creano gli attacchi di panico per poter avere una qualità di vita migliore e senza tante paure.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Cos’è la Psicoterapia: Psicoanalisi e altre terapie”
“Chi soffre di attacchi di panico in genere mette sullo sfondo della propria vita le energie ancestrali, primordiali, e naturalmente l’eros. Crede di esistere solo nei pensieri e il panico esplode come ribellione di forze erotiche negate.”
(Raffaele Morelli)
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Bibliografia
G.Nardone, La terapia degli attacchi di panico, 2016, ponte alle Grazie
K. Bernhardt, Liberati dall’ansia e dagli attacchi di panico, 2022, Demetra
R. Morelli. V. Caprioglio, Vincere il panico, 2015 Mondadori
Gavin, Disturbo di panico e Agorafobia, 2004 Centro Scientifico Editore