Cosa sono i sogni? Quale significato hanno? Come interpretarli?
Secondo Freud i sogni sono l’appagamento allucinatorio di un desiderio rimosso e l’interpretazione dei sogni è alla base della psicoanalisi. Per Freud il sogno è la ”via regia che porta all’inconscio”.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Cos’è la Psicoterapia: Psicoanalisi e altre terapie“
Il significato di un sogno è l’espressione di conflitti, preoccupazioni e elaborazioni e serve da valvola di sfogo psicologica, e per Freud, il sogno era la protezione del sonno come ad esempio, quando sogniamo di bere e ci svegliamo con la sete.
Prima di continuare con la lettura guarda questo video introduttivo sui sogni:
I messaggi dei sogni che ricordiamo quando ci svegliamo, hanno subito delle tecniche di deformazione attuate dall’inconscio per nasconderle.
L’interpretazione dei sogni è alla base della psicoterapia perché, come affermava Freud, è la “via regia che porta all’inconscio”.
Scrive Freud: ”…esiste una tecnica psicologica che consente di interpretare i sogni, e che, applicando questo metodo, ogni sogno si rivela come una formazione psichica densa di significato, che va inserita in un punto determinabile dell’attività psichica della veglia”.
Continua Freud: ”Prima di Aristotele gli antichi ritenevano che il sogno nascesse da un’ispirazione divina; e già allora esistevano due correnti antitetiche che troveremo sempre presenti nella valutazione della vita onirica. Si distinguevano sogni veraci, preziosi, mandati al dormiente per metterlo in guardia o predirgli il futuro, e sogni vani, ingannevoli e futili, volti a confonderlo o a portarlo a perdizione”.
In tutta la storia dell’uomo ci sono i sogni e l’uomo sogna da sempre e il linguaggio dei sogni ha un ruolo molto importante per dare un senso e un valore alla vita.
Il significato dei sogni
Il significato dei sogni che si attivano nella fase REM (Rapid Eye Movement) del sonno è importante perché ci permette di valutare emozioni e situazioni della nostra vita che non capiamo o che inconsciamente neghiamo, specialmente quelle più dolorose.
Cosa sono i sogni se non la testimonianza che durante il sonno abbiamo una particolare attività mentale che avviene a periodi dove ogni 90/100 minuti c’è la fase REM, e che passiamo un quinto del tempo a sognare.
La fase Rem (sonno paradosso) è costituita da:
Processi vegetativi:
- Battito cardiaco accelerato;
- Aumento del ritmo respiratorio;
- Aumento pressione sanguigna sistolica;
- Erezione del pene.
Processi muscolari:
- Movimenti rapidi degli occhi;
- Diminuzione del tono muscolare.
Processi neurofisiologici:
- Riduzione dei potenziali evocati;
- Soglie di risveglio basse.
Processi metabolici cerebrali
- Aumento del flusso sanguigno cerebrale;
- Aumento del consumo di ossigeno cerebrale.
Processi neuroendocrini:
- Attivazione dell’ipofisi;
- Alterazione degli ormoni gonadici, tiroideo e somatotropo.
Processi farmacologici:
- Riducono il tempo onirico come i barbiturici e le anfetamine o lo aumentano come la reserpina e L.S.D.
I sogni, quindi, comunicano e interagiscono con il nostro cervello dandoci informazioni che sono simboliche, spesso non sono quello che sembrano e necessitano quindi di una interpretazione dei sogni.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Sogni premonitori come riconoscerli”
Psicologia dei sogni
La psicologia dei sogni riguarda la funzione del sogno con le varie ipotesi anche biologiche che sono state fatte come:
- La pulizia del sistema nervoso;
- La stimolazione della corteccia che è importante per lo sviluppo del bambino;
- Il recupero della deprivazione sensoriale del sonno non onirico;
- La soddisfazione dei desideri, in forma mascherata;
- La soluzione dei problemi emotivi.
Per la spiegazione dei sogni sappiamo che facilmente dimentichiamo il sogno dopo la fase REM e che ricordiamo di più quelli mattutini e quelli che sono impregnati di emotività.
I sogni vengono ricordati di più da persone ansiose e più introspettive e meno da coloro con una personalità meno creativa come prova uno studio condotto su studenti di ingegneria e studenti di materie artistiche.
La psicoanalisi fa riferimento al fenomeno della censura onirica come la chiamò Freud, che porta a dimenticare i sogni come processo difensivo.
Jung, Freud e l’interpretazione dei sogni
Anche se dal punto di vista biologico non siamo ancora riusciti a stabilire a cosa serva sognare, per Jung e Freud l’interpretazione dei sogni è la strada più importante per la conoscenza di sé stessi.
Freud fu il primo che ha dato enorme importanza all’interpretazione psicologica dei sogni come strumento terapeutico per accedere all’inconscio e al materiale rimosso per poterlo analizzare e rielaborare.
Scrive Umberto Galimberti che la natura e le funzioni del sogno, nella teoria freudiana sono:
- Il sogno è un fenomeno psichico e non solo somatico;
- Il sogno è una forma di pensiero resa possibile dallo stato di sonno, è un lavoro onirico deformato dall’inconscio;
- Il sogno protegge il sonno ed è il suo custode;
- Il sogno è l’appagamento (mascherato) di un desiderio (rimosso);
- Il sogno è una formazione di compromesso.
L’interpretazione dei sogni è fatta su libere associazioni del sognatore che portano al desiderio rimosso di norma di natura infantile o sessuale che sono la forza del sogno e il suo significato latente.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Tradimento: si può amare e tradire?“
La teoria di Jung, fondatore della psicologia analitica e allievo di Freud, dice che i sogni sono l’espressione, oltre che di un inconscio personale, anche di un “inconscio collettivo” perché si riferiscono a immagini archetipiche che tutti gli uomini condividono e che trasmettono un sapere profondo e pieno di saggezza.
L’interpretazione del sogno per il cognitivismo ha una funzione essenzialmente conoscitiva che libera le vie di comunicazione solitamente inibite dalla forma di pensiero diurno.
La psicosomatica parla di sogni che nascono nella zona ipotalamo-ipofisaria del cervello con immagini archetipiche e collettive, come nei sogni premonitori (es. sogniamo una persona che non vediamo da tempo che poi realmente ci chiama).
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Malattie psicosomatiche e psicosomatica: cosa sono e tipologie”
Dal sogno all’incubo
Gli incubi notturni sono sogni strani che portano ad avere ansia al risveglio con reazioni fisiologiche che portano a irregolarità cardiaca durante la fase REM.
Svegliarsi di soprassalto perché si sogna è una situazione paurosa ed ansiogena come in un film dell’orrore tipo “Nightmare” che significa incubo.
Gli incubi notturni negli adulti suscitano paura con una sensazione di grande pericolo imminente che riguardano emozioni dello stato di veglia.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Ansia notturna, cos’è e come gestirla“
Proprio per questa ragione il significato degli incubi notturni è collegato alla vita diurna ed è uno strumento attraverso il quale possiamo accedere a contenuti inconsci rimossi.
Essendo dei brutti sogni che spaventano e inducono al brusco risveglio, vengono ricordati più facilmente dei sogni normali e si manifestano nelle prime ore dell’alba.
Possono diventare incubi ricorrenti in persone con molto stress, ansia e potrebbero avvertire che c’è una depressione nascosta.
Freud chiama gli incubi “sogni d’angoscia” spiegando che: ”è (l’incubo) spesso lo scoperto appagamento di un desiderio, naturalmente non di un desiderio accettato, ma di un desiderio respinto. Al posto della censura è subentrata l’angoscia”.
Sogni premonitori
I sogni sono premonitori se sono un tipo di sogni ricorrenti, molto carichi dal punto di vista emotivo e che descrivono una determinata situazione diurna che sogniamo, allora realmente la possiamo ritrovare anche nella vita reale.
Fare sogni premonitori non rientra nel concetto che abbiamo del tempo lineare e della relatività ma affascinano tantissimo proprio perché non appartengono alle regole del pensiero diurno ma questi déjà vu danno sensazioni eccitanti.
I sogni premonitori vengono marchiati dalla scienza come illusioni e con molto scetticismo, ma se Freud affermava che i sogni sono liberi dalla coscienza e che il cervello nella fase REM può abbandonarsi al flusso delle idee, significa che possiamo avere rivelazioni straordinarie.
Come interpretare i sogni premonitori è legato al fatto che tutti i sogni sono interpretabili anche se sembrano poco pregnanti ma i sogni premonitori possono essere ancora più importanti nell’interpretazione proprio per il loro contenuto.
Nell’antichità fare sogni premonitori era legato al messaggio degli dei che portavano a richieste di soluzioni di problemi e davano consigli.
Ritroviamo questa fiducia nei sogni anche nella Bibbia che parla dei sogni premonitori di Giuseppe sulla gravidanza di Maria e sulla fuga in Egitto.
Sogni lucidi
I sogni lucidi essendo la fusione tra conscio e inconscio, possono dare una risposta a domande che vengono poste direttamente nel sogno perché è come se il sognatore fosse presente e assistesse al suo sogno. Il Buddismo Tibetano in oriente da molta importanza al sogno lucido con tecniche di Yoga tibetano del Sogno che fa rendere consapevoli dei propri sogni per poi poter fare il primo passo verso l’illuminazione.
In Occidente troviamo nella Grecia antica il filosofo Aristotele che in un suo trattato spiega che ci sono due tipi di sogni premonitori che danno informazioni sulla salute del sognatore e sogni che danno dei suggerimenti per certe azioni che vanno attuate dal sognatore.
Anche nel Medioevo Sant’Agostino e Tommaso d’Aquino ritengono i sogni importanti perché soggetti a influenze del soprannaturale e di forze demoniache.
L’importanza dei sogni viene messa da parte con il razionalismo cartesiano dei secoli XVII e XVIII per riprendere forza con il Romanticismo come forma d’arte e da filosofi come Friedrich Nietzsche che scrive sui sogni lucidi dove l’uomo può ”sognare sapendo di sognare”.
Da Freud in poi ci si è sempre più interessati di sogni lucidi anche come facilitatori di studi sui sogni anche dal punto di vista scientifico come il dottore Stephen LaBerge che ha fondato nel 1987 il Lucidity Institute di Palo Alto.
Cabala o Kabbalah
In Mesopotamia 5000 anni fa è nata la Cabala che deriva dall’ebraico Cabal che significa “ricevere” ma anche “tradizione” e quegli uomini erano interessati alla natura e a che ruolo occupava l’uomo in essa, investigando i segreti della vita e del cosmo.
La Cabala che indica un insieme di insegnamenti esoterici e mistici, è rimasta per molti anni un sapere spirituale segreto di cui oggi l’uomo sente il bisogno per avere un aiuto a capire sé stesso.
A prescindere dalle diverse correnti cabalistiche che interpretano con visioni diverse gli insegnamenti mistici ebraici, vediamo che hanno in comune la volontà di esplorare i segreti della vita e dell’universo per migliorare la ricerca della felicità e del benessere generale.
Secondo la Kabbalah tutta la nostra vita è connessa e si interseca con il cosmo, per cui è molto importante riuscire a capire e decifrare l’aspetto simbolico di quello che accade attraverso le leggi universali.
Cabala dei sogni
Tutto dipende da noi e, secondo la Cabala, dobbiamo arrivare ad una consapevolezza interiore più profonda per portare un giovamento alla vita spirituale e terrena e tutti possono farcela attraverso lo studio dello Zohar, il libro sacro della Kabbalah.
L’Albero della Vita è un diagramma simbolico che rappresenta graficamente il cammino in discesa e poi in risalita delle anime per riunirsi con l’Unità.
Jung scrisse della parte maschile e femminile che devono coesistere in noi, chiamandole Animus e l’Anima e che devono essere accettate come parte della personalità di ciascuno di noi per giungere all’unione degli opposti, cioè lo Yin e lo Yang taoista.
La Cabala napoletana, chiamata dai napoletani “Smorfia Napoletana”, nome legato a Morfeo, il dio dei sogni, si basa su l’interpretazione dei sogni e dei numeri in modo ironico e satirico.
La smorfia napoletana cerca di inserire eventi e personaggi del presente che vengono trasformati in numeri e poi giocati al lotto così come l’interpretazione dei sogni a cui vengono dati numeri precisi che poi vengono giocati.
Immaginario, fantasia e sogni
Immaginario fantasia e sogni fanno parte della nostra vita diurna e notturna e moltissime scoperte sono state precedute da un lavoro immaginativo e spesso da un’intuizione.
La superiorità umana sugli altri mammiferi è dovuta alla capacità di immaginazione che permette all’uomo di creare un mondo virtuale alternativo a ciò che lo circonda.
Le fantasie le definiamo sogni ad occhi aperti oppure sogni diurni o come le chiamano i francesi “rêverie” distinguendole da “rêve”, sogno.
Il filosofo Gaston Bachelard ha scritto il libro “La poetica della rêverie”, termine intraducibile in italiano se non con fantasticheria, sogno o immaginazione fantastica.
Per Bachelard la rêverie è la situazione in cui l’io lascia errare il proprio spirito e gode in tal modo di una libertà simile a quella del sogno e scrive che: ”le grandi passioni si preparano solo attraverso grandi rêverie”.
Le fantasie nei sogni
Le fantasie spesso sono accompagnate dalla creatività, da progetti e da speranze che portano a ottenere dei successi e che migliorano la nostra vita.
Nel passato si tenevano ben distinte ragione e fantasia per non confondere l’immaginario con la realtà ma c’è stata una rivalutazione dell’immaginario come fautore non solo di fantasie ma anche di intuizioni e di creatività.
Freud fu davvero coraggioso nella sua epoca caratterizzata dalla ragione e dalla verifica, specialmente in ambito medico, a introdurre sogni e fantasie.
Egli era convinto dell’esistenza di uno stretto legame tra i due e considera identico il meccanismo che è alla base delle fantasticherie e dei sogni, cioè l’appagamento del desiderio.
Possiamo pensare che essendoci strette connessioni tra immaginario ed emozioni, contribuisca anche ai sogni.
Sicuramente i sogni, le fantasie e l’immaginazione sono parti di noi e funzioni che ci sono indispensabili.
Come ha scritto Giorgio Abraham:”
È forse imparando a dialogare meglio con queste parti, ad ascoltare o decifrare i loro messaggi sibillini, che potremmo vivere in modo veramente completo e, chissà, magari toccare con mano o almeno avvicinarci molto a ciò che si chiama un’autentica felicità”.
Giorgio Abraham
Come psicoterapeuta e psicoanalista posso dire che l’interpretazione dei sogni diventa la tecnica più importante per risolvere con i miei pazienti i problemi che mi pongono.
Bibliografia
- Freud S., L’interpretazione dei sogni, Opere, vol. III, Boringhieri, Torino, 1966.
- Freud S., Il sogno, Opere, vol. IV, Boringhieri Torino, 1970.
- Jung C.G., L’essenza dei sogni, Opere, vol. VIII, Boringhieri, Torino, 1976.
- Bachelard G. La poetica della reverie, Dedalo, Bari 1972.
- Galimberti U., Dizionario di Psicologia, Utet, Torino, 1992.
- Abraham G., Sogni del giorno e sogni della notte, Mondadori, 1996.
- Aristotele, Il sonno e i sogni, Marsilio, Venezia, 2003.