Cos’è e come trattare un narcisista patologico
Il disturbo narcisistico della personalità, che normalmente viene anche chiamato megalomania, è una patologia che il DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi mentali) descrive con particolari criteri di diagnosi.
- Il narcisista ha come idea predominante la grandiosità perché si considera un essere superiore.
- Le sue fantasie sono legate al raggiungimento del successo e del potere e ne è completamente assorbito.
- La persona narcisista si considera unico e speciale e nessuno può capirlo a meno che non sia speciale o di classe sociale elevata.
- Essere narcisista significa volere ammirazione da tutti perché loro sono eccezionali.
- Tutto questo li porta a pensare che i trattamenti di favore sono a loro dovuti e cercano di sfruttare gli altri per i loro scopi.
- Sono invidiosi degli altri ma sono anche convinti che le persone siano molto invidiose di loro perché sono persone superiori a tutti.
- Il narcisista è arrogante, presuntuoso, manipolatore e cerca di avere tutti sotto controllo.
- La mancanza di empatia è il tratto costante della loro personalità che li porta a non identificarsi con i sentimenti degli altri.
Dobbiamo pensare che il disturbo narcisistico della personalità è difficile da trattare in psicoterapia proprio per la loro “non messa in discussione” del concetto di grandiosità che li caratterizza.
Video introduttivo sul narcisismo
In questo video parleremo di narcisismo:
Narcisismo significato
Il significato del termine narcisismo prende spunto dal personaggio mitologico greco creato da Ovidio nelle Metamorfosi.
La leggenda narra di un bellissimo giovane molto vanitoso, figlio del dio Cefiso e della ninfa Liriope che era così preso da sé che fuggiva dal mondo e dagli altri.
Anche la ninfa Eco, che s’innamora di lui, viene respinta e, piena di dolore vaga fino a consumarsi il corpo e di lei non resta che la voce, così la dea Nemesi, per punire la superbia del giovane lo condanna ad un amore impossibile: quello per la propria immagine che lui vede riflessa nell’acqua di uno stagno.
Narciso (dal greco narkè: stupore) cerca disperatamente di congiungersi con quella immagine ma annega e al suo posto nasce un fiore che prenderà il suo nome.
Il termine narcisismo fu introdotto da H. Nacke nel 1899 e da Havelock Ellis nel 1892 e Freud si servì di questo termine nel 1909 in una riunione della Società psicoanalitica di Vienna.
Freud in “Introduzione al narcisismo” nel 1914 scrive: ”si è fatta infine strada l’ipotesi che una collocazione libidica a cui va dato il nome di narcisismo si presenti in un ambito ben più vasto di situazioni e possa rivendicare un suo posto nel normale decorso dello sviluppo sessuale degli uomini.”
Heinz Kohut,famoso psicoanalista (Narcisismo e analisi del sé, 1976) e presidente della Società psicoanalitica americana, ha legato molti suoi studi al narcisismo perché è stato colui che dichiarò possibile il trattamento psicoanalitico del disturbo narcisista.
Successivamente, con la costruzione della seconda topica (Es, Io e Super-Io) Freud fa una distinzione tra due forme di narcisismo primario e secondario.
Narcisismo primario e secondario
Il narcisismo primario, deducibile solo a posteriori, è legato a una prima fase di sviluppo del bambino dove i genitori contribuiscono alla sua formazione appagando, attraverso il figlio, i loro desideri irrealizzati.
Il narcisismo secondario nasce dal fallimento del primo e lo psicoanalista Antonio Alberto Semi scrive che: “…esprime un tentativo di ricostruire delle condizioni interiori, psichiche di piacevolezza, di sicurezza che quello illusoriamente garantiva”.
Nel linguaggio comune la definizione di narcisista ha un significato negativo perché è associato a individui con atteggiamenti molto egocentrici, che non conoscono l’empatia e che non hanno nessun interesse per gli altri.
Fu proprio la terapia psicoanalitica che fece diventare il narcisismo un concetto centrale che da Freud in poi venne approfondito sia dalla parte patologica che da quella sana.
A questo punto possiamo chiederci cos’è il narcisismo sano?
La nostra è un’epoca dove lo “sguardo” degli altri ha un peso notevole su ognuno di noi ed è di fondamentale importanza per l’autostima.
In linea di massima possiamo dire che un narcisismo sano è quando è in equilibrio tra l’amore per se stessi e gli altri ed è necessario a tutti noi come spinta nella vita per migliorarci sotto tutti gli aspetti.
Quando il narcisismo è patologico
Quando il narcisismo è patologico significa che la crescita è stata fatta in una famiglia che non ha mai posto regole e il bambino non è stato mai abituato alle frustrazioni.
Questi genitori hanno protetto il figlio o figlia sostituendolo in tutte quelle situazioni che implicavano fatica e sofferenza, per cui il bambino, anche da adulto, pretende che siano gli altri a prendersi cura delle sue necessità.
Il bambino cresce con l’idea che per non deludere i genitori e avere il loro affetto deve essere perfetto e deve avere l’ammirazione di tutti e se, per caso sbaglia, si forma in lui un senso di umiliazione estremamente profondo.
A causa di una mancanza di un sano rapporto con i genitori si sviluppano delle eccessive difese protettive di compensazione come la mancanza di empatia, la grandiosità, l’assenza di senso di colpa e di compassione per gli altri.
Non è visibile a colpo d’occhio ma i narcisisti conoscono solo il nutrimento narcisistico pur riuscendo a conquistare le persone dando l’idea che si curino di loro.
Il narcisista può anche essere una persona molto attenta ai segnali di approvazione che gli inviano gli altri per capire se è in situazioni giuste o sbagliate e stanno più attenti a queste reazioni che a sé.
Possiamo dire che non sono individui innamorati di se stessi ma dell’immagine idealizzata che si sono creati per sé avendo una bassa autostima che non è stata aiutata a svilupparsi dai genitori nella crescita.
Il disturbo narcisistico di personalità (DNP) è quindi il risultato di vari fattori, da quelli ambientali a quelli relazionali e a una base di temperamento fragile del soggetto.
Caratteristiche del narcisista patologico
Sicuramente è importante riconoscere le caratteristiche del narcisista patologico per potersi difendere e per prendere precauzioni se si instaura una relazione di coppia.
Il narcisista manipolatore usa le persone, che possono anche essere i suoi famigliari, per seguire quelli che sono i suoi desideri e i suoi sogni, agendo anche sui sensi di colpa.
Egli ha manie di protagonismo con un senso del potere e un delirio di onnipotenza per cui se non ottengono quello che vogliono si sentono traditi e attaccano l’altro con tutti i mezzi fino a distruggerlo.
Tutto questo fa del narcisista anche una persona carismatica e convincente che fa sentire l’altro desiderato e unico e si interessa a lui fino a quando l’altro gli dedica tutte le sue attenzioni.
Il narcisista cerca di tenere sempre le emozioni distanti perché non le sa riconoscere non riuscendo a riconoscere nemmeno l’empatia o il rimorso.
La cosa più importante nella vita di un narciso patologico è farsi vedere, provocare ammirazione ed essere al centro dell’attenzione che può soddisfare benissimo con i social network che hanno fatto aumentare negli ultimi anni, del 8% questo tipo di patologie.
Avverte Paolo Crepet che le foto del profilo Facebook e Instagram sono degli indicatori per capire il narciso patologico sia femminile sia maschile, perché comunica immagini di sé volendosi far notare e volendo far parlare di sé fino ad arrivare alla dipendenza dal social per le ore che gli dedica.
Narcisismo e amore
Quando l’argomento è narcisismo e amore, parliamo di un modo di amare a senso unico perché la coppia che è formata da un narciso è destinata ad avere poca serenità e stabilità.
Il narcisismo patologico non fa differenze tra uomini e donne e quando il “deus ex machina” è la parte femminile della coppia, lui si sente gratificato dalle lusinghe di questa maga Circe e fa fatica a distanziarsi da questo “amore tossico”.
Il narcisista non è mai innamorato, per lui il partner è solo un momentaneo trofeo, l’oggetto del desiderio conquistato, anche se a volte può sembrare innamorato è solo finzione per raggiungere il suo scopo, soprattutto nella fase della conquista.
Il narcisista patologico tende a gestire le relazioni come un mordi e fuggi, e spesso dopo la conquista e la fase del rapporto sessuale scompare, o comunque sembra non essere più interessato alla persona appena sedotta.
La donna narciso
La donna narcisi è una compagna, in apparenza esemplare, e ricalca le mogli del film “La donna perfetta” con Nicole Kidman, che sono bambole umane condizionate ad essere mogli perfette.
Queste donne narcisiste hanno obiettivi precisi e il loro scopo è raggiungerli anche facendo vedere di essere sottomesse, dolci e gentili come la donna che tutti gli uomini vorrebbero avere. Per loro l’uomo diventa il mezzo di realizzazione e sono molto attente e perfezioniste dedicandosi alla famiglia in maniera ossessiva e maniacale per far vedere a tutti quanto sono attente e brave.
La donna narcisista è quel tipo di donna che, esteriormente, tutti ammirano per la loro bellezza e per essere sempre al posto giusto, nel momento giusto, con l’abito adatto, brillanti ed estroverse.
Con tutte queste qualità, naturalmente, è seduttiva e intrigante e si sceglie l’uomo narciso che è insicuro e ha bisogno di loro come specchio che rimanda un’immagine di maschio unico e molto speciale.
Ricordiamoci però che, quando ha raggiunto la sicurezza che voleva e ha messo l’anello al naso all’uomo, comincia a tirare fuori le unghie e allora sono guai per tutta la famiglia.
Ecco che la narcisista patologica diventa una compagna che lavora sul ricatto e i sensi di colpa nei confronti del partner accusando e facendolo sentire sempre inadeguato anche nei rapporti sessuali.
Proprio per questo è difficile che il partner decida di chiedere aiuto a una psicoterapia perché crede di superare tutto da solo e la dipendenza affettiva lo porta ad aver paura di perdere la compagna.
Quando una relazione amorosa fa stare male bisognerebbe riflettere per capire cosa sta succedendo e se è il caso di continuare in un rapporto così patologico.
L’uomo narciso
L’uomo narciso in amore è, apparentemente, perfetto perché intriso della sua grandiosità che lo porta ad essere affascinante, seduttivo e con una sessualità che porta le compagne a fuochi d’artificio.
Ha manie di protagonismo ed è come se fosse sempre su un palcoscenico davanti a tutto e a tutti e la sua sicurezza (finta) porta la sua donna a credergli al punto di essere sempre lei che si sente messa in discussione e con i sensi di colpa perché si è affidata a un narcisista manipolatore.
Lei gli crede facilmente perché è una persona che lui ha saputo scegliersi molto bene perché bisognosa di un uomo che la possa sostenere e a cui essere grata per essere stata scelta.
Sono donne fragili che nell’infanzia non hanno avuto il sostegno e la gratificazione per diventare più forti e sicure e con un bisogno d’amore così forte da non accorgersi che sono sfruttate per i bisogni narcisistici del compagno.
Ecco la donna ideale per il narcisista che deve assecondarlo in tutto, essere arrendevole e dolce e molto gratificante verso di lui che è un seduttore anche con le altre donne e, di conseguenza, i tradimenti sono dietro l’angolo.
Sessualità del narcisista patologico
Anche la sessualità del narcisista patologico è usata per ottenere controllo e ammirazione.
Infatti, usano intelligenza e conoscenza per avere l’attenzione e l’ammirazione della partner usando anche il loro corpo che curano e mettono in mostra pavoneggiandosi.
Il sesso è uno degli strumenti che il narcisista adopera per ottenere l’attenzione, adulazione e potere e un aumento della loro immagine.
Per raggiungere questo cercano rapporti extraconiugali dove l’amore non esiste ma loro sanno simulare molto bene l’intimità essendo maestri nella manipolazione come strategia
Non hanno regole e devono solo soddisfare i loro desideri perché si sentono al di sopra delle leggi e delle convenzioni sociali e la partner viene usata fino a che non diventa noiosa e, poi, abbandonata.
L’uomo narciso ha personalità debole e vive per l’altrui interesse verso di lui dove la famiglia o i figli sono desideri troppo comuni perché lui possa abbassarsi e impegnarsi.
Il narcisista è fissato con il controllo e, quindi, la conquista sessuale più è difficile, più gli dà la sensazione di potere e l’atto sessuale è solo un mezzo senza coinvolgimento emotivo.
Nelle loro menti tendono a mettere le donne in cattiva luce e le donne che scelgono come compagne della loro vita sono le madonne, mentre le partner sessuali sono prostitute.
Sia l’uomo narciso sia la donna narcisista, temono e odiano le donne, sono dei misogini.
Il narcisista percorre una strada che porta dalla manipolazione alla distruzione del partner se non si mettono in atto difese che, nella maggior parte dei casi, è la fuga dal rapporto malato e doloroso.
Come trattare un narcisista patologico
Trattare un narcisista patologico è molto difficile da attuare perché una relazione con questa persona è un incubo e le sue prede preferite sono le persone sensibili ed empatiche.
Le parole da usare in questo tipo di relazioni sono insicurezza e frustrazione perché questo manipolatore affettivo non concede mai stabilità, ma vuole solo dipendenza e sottomissione.
Il narcisista non accetterà mai il dolore o la tristezza dell’altro perché non esiste empatia ma solo la sua superiorità rispetto le persone che lo circondano.
C’è una diabolica malignità in lui perché userà anche la gentilezza per riuscire nel suo scopo e quando avrà la preda, riprenderà il suo gioco sadico per screditare e mettere in cattiva luce.
Il narcisista ha molta paura dell’abbandono per cui attuerà varie strategie perché il partner non se ne vada e per avere sempre il controllo della situazione.
In ogni caso, se vuoi fuggire o allontanarti da un narcisista manipolatore, puoi provare a seguire alcuni consigli:
- Cerca di non farlo sentire importante come si crede
- Evita i contatti quando lui ti cerca, anche fisicamente
- Ignoralo anche quando tenterà di sabotarti
- Denigralo, come lui farebbe con te
Lasciare un narcisista patologico
Lasciare un narcisista patologico è molto difficile perché è incapace di chiudere una storia perché solo lui ha il potere e non può pensare che la partner possa dimenticarsi di lui.
Se la vittima del narcisista riesce ad allontanarsi, non deve cedere alle lusinghe del “torna e io cambierò” e anche se ne sentirà la mancanza deve evitare ogni contatto perché è come un tossicodipendente e può ricaderci.
Per fare questo deve diventare più forte e indipendente e avere una maggiore autostima per resistere a tutte le manovre e le promesse che la persona narcisista le farà, deve prendere atto che un uomo così non cambierà e deve convincersi che lei merita una relazione sana che la valorizzi e la rispetti.
Ho sentito nel mio studio le storie e le sofferenze di queste donne e la fatica per liberarsi dal potere di questi uomini narcisi e ho visto che con la psicoterapia riescono a uscirne rafforzate e rinnovate.
Bibliografia
- S.Freud, Introduzione al narcisismo 1914, Vol.VII, Opere, Boringhieri, Torino 1975.
- Green, Narcisismo di vita, narcisismo di morte, Borla, Torino 1983.
- H. Kohut, Narcisismo e analisi del sé,Boringhieri, Torino 1976
- J. Lacan, Lo stadio dello specchio come formatore della funzione dell’Io, vol. I, Einaudi, 1974
- D. Winnicott, Sviluppo affettivo e ambiente, Armando Editore, 2002.
Salve dottoressa, volevo farle una domanda sperando di rubarle solo pochi minuti. La prendo un pó larga e parto dalla campagna diffamatoria, dove esagerano e distorcono i fatti per farti passare il cattivo della situazione.
Possono usare le stesse tattiche nel litigio a tu per tu? Grazie mille per la cortese attenzione