L’autostima femminile dipende dalla considerazione di se che ha una donna, da quanto creda in se stessa e nelle sue capacità.
Per le donne aumentare l’autostima è più difficile perché spesso la considerazione che gli altri hanno dipende dall’aspetto fisico, e questo di conseguenza si riflette nella propria autostima.
Bisogna quindi, prima di tutto, cercare di capire la donna nel suo insieme d’identità femminile, per poi, vedere come aumentare l’autostima femminile.
Le donne e l’autostima
Ma cosa significa al giorno d’oggi “autostima al femminile”? Siamo donne libere con mille obblighi, multitasking e ancora più imprigionate dai ruoli e vincoli sociali oltre quelli storici, con problemi di stress per adempiere al ruolo di donna perfetta.
Eccolo il nostro nemico e il nemico dell’autostima femminile: il perfezionismo che bisogna colpire innanzitutto dentro noi perché a causa sua rinunciamo a passioni e piaceri trascurandoci senza renderci conto che la felicità di una persona dipende dal rapporto che ha con la propria interiorità e non dal giudizio degli altri.
Forse bisogna imparare a percepire le emozioni e capire cosa e chi ci fa sentire sbagliate con bassa autostima e passare la spugna sui vecchi modelli che nel percorso della vita ci avevano portato ad una identificazione inadeguata e infelice.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo sulla “Felicità e infelicità“
I sensi di colpa danno, poi il colpo di grazia all’autostima perché fanno sentire la persona sbagliata e che non può fare con serenità cose che le piacciono magari diverse da quelle che la società, le mode, i giudizi degli altri o il concetto comune di “autostima” propone.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo sul “Senso di Colpa“
Bisogna scoprire e mettere in atto le proprie capacità, le vere abilità che sono dentro noi che vogliamo seguire, che ci fanno stare bene, anche se sono diverse da quelle che fanno tutti gli altri, e che non significa essere più forti ma essere noi stesse.
Sapete cos’è l’atelofobia (dal greco atelès = imperfetto e phobos= paura)?
E’ un problema d’ansia che coinvolge tutta la vita quotidiana perché si tramuta in una paura abnorme di non essere capaci di fare niente perché inadeguate e sempre alla ricerca della perfezione, anche fisica, sentendosi sempre sbagliate e non all’altezza di ciò che pensiamo gli altri si aspettino da noi.
Ed eccoci arrivare a provare quella inadeguatezza che fa sentire una donna senza autostima.
Prima di proseguire con la lettura dell’articolo potrebbe esserti utile vedere questo mio breve video introduttivo sull’autostima:
Menopausa e autostima
La menopausa non è una malattia e non bisogna pensare che ad una certa età tutto è scontato e deciso ma che ci può essere un nuovo erotismo, una nuova giovinezza, senza più la paura del concepimento e che l’autostima assume anche un ruolo di anti-age.
Finalmente in maturità forse la donna potrà sperimentare una tranquillità dovuta alla consapevolezza di una identità non più basata sul giudizio altrui ma rivolgere lo sguardo interiormente diventando protagonista della propria vita, dove l’autostima può accogliere con sicurezza i disagi o le tristezze non più omologate ma complete nella vera essenza della nostra identità.
Nel momento dell’arrivo della menopausa la donna non deve più attribuire ciò che lei è alla volontà degli altri e allo spettro della “seduzione obbligata” che fa rima con bellezza e giovinezza, non deve sedurre per forza con atteggiamenti automatici e compulsivi di seduzione, non deve negare gli anni che passano ma affidarsi all’autostima al femminile non sentendosi più omologata ma libera di essere chi vuole e come vuole.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo sul “Sesso e Anziani perchè è ancora un tabù“
Come credere in se stessi
Le scelte di una donna? I social network condizionano fortemente l’autostima femminile che fin dall’infanzia impara il valore assoluto di dover piacere agli altri perché la famiglia, la scuola e gli amici contribuiscono a formare il giudizio da dare su se stesse.
I social propongono una perfezione che puoi ritoccare con artifici, filtri che rendono le bambine perfette, ritoccate da Photoshop che poi, le madri con stories su Instagram o selfies immergono in un mondo non reale che ha portato ad un aumento dei disturbi alimentari già dai 10/11 anni.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo sui “Disturbi alimentari e le loro patologie“
L’autostima non è una dote innata ma bisogna assimilarla dalla famiglia prima e dalla società poi e quindi costruirla piano, piano giorno per giorno, per avere sempre più fiducia in se stesse, ma non realizzandola cercando scatti continui per il selfi con amiche o partner a cene, feste o manifestazioni varie o ostentando l’immagine corporea facendola diventare un elemento ossessivo compulsivo.
Autostima maschile o femminile? Molte donne, purtroppo fanno derivare la loro autostima dal giudizio maschile: ”Riuscirò a sedurlo?”, cosa che capita meno agli uomini perché la loro autostima è più basata sulla sicurezza del successo sul lavoro, su un buon stipendio e sul fatto di comperarsi la macchina potente, sulle conquiste sociali.
Quanto di quello che una donna dice di fare per se stessa, tipo truccarsi, mettersi a dieta, andare in palestra o dal chirurgo plastico è così o per piacere agli uomini?
Considerando che l’autostima femminile passa attraverso l’accettazione e il rapporto con l’uomo, ecco che si trovano donne che nelle relazioni con il partner accettano di essere trattate male o di dover rinunciare alla propria dignità, di dipendere sentimentalmente o di avere rapporti poco dignitosi come quello del ruolo dell’amante, aumentando la bassa autostima.
Sembra che ci sia bisogno di continue rassicurazioni (vi ricordate il ritornello della ragazza al telefono in quella pubblicità:”Mi ami??? Ma quanto mi ami??? ), e che l’uomo sia sempre pronto a rassicurarla di quanto è bella, brava e buona e tranquillizzarla su quanto vale.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo sulla “Seduzione, un piacere, un gioco o necessità ?“
Autostima femminile: credi in te stessa?
Perché alcune donne accettano di avere relazioni svalutanti con partner che le relegano sempre passi dietro loro? Senza rendersene conto sono queste le donne che hanno opinioni negative e sminuenti su loro stesse, perché se fossero sicure di sé difficilmente cadrebbero in relazioni simili sapendo che in amore bisogna essere allo stesso livello di condivisioni.
La donna senza autostima, anche sul lavoro non sa reagire con grinta alle avversità che si creano, e non sa cercare con forza soluzioni e strategie ed è senza ambizioni lavorative, perché è convinta di non potercela fare, non tenta nemmeno, si ferma e rinuncia a priori.
L’esperienza dell’autostima è un lavoro da fare costruendolo giorno per giorno con obiettivi da raggiungere in maniera concreta, senza rimandare sempre a momenti migliori che non verranno mai, ma portando a termine quello che ci siamo prefissate anche attraverso tentativi ed errori, che non bisogna valutare come fallimento ma come esperienza.
Il fatto di aver faticato per arrivare ad ottenere quello che si voleva fa aumentare l’autostima perché il progetto che avevamo lo abbiamo concluso mettendoci tutte le nostre forze anche davanti a difficoltà che sembrano insormontabili senza indulgere rispetto ai nostri limiti.
Donne e Autostima: la ricerca di conferme e di amore
Sapevate che c’è una ricerca ( Indiana University) che dice che l’inclinazione verso il tradimento di coppia avrebbe a che fare con ansia da prestazione e insicurezza e autostima?
Quindi possiamo notare che è il rapporto con se stessi quello che incide di più nelle scappatelle, specialmente per gli uomini perché la paura di fare brutte figure sotto le lenzuola, di chi non è sicuro delle proprie capacità, lo risolverà cercando una relazione “meno impegnativa” per sopperire alla sua poca autostima.
In una avventura extraconiugale si può mentire ed è possibile farsi notare come amanti più appassionati o disposti a performance che con partner ufficiali non si praticano per paura o per il giudizio o per “ansia da prestazione”.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Psicologia del tradimento: cosa ci spinge a tradire?“
Bisogna cercare di risolvere i problemi senza cercare delle scappatoie perché anche un buon percorso di psicoterapia potrebbe far conoscere e riconoscere qualità che non sono mai state scoperte e, specialmente, affermare la propria sicurezza e autostima nello sviluppo di un percorso interiore.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Crisi di Coppia, come affrrontarla e risolvere e risolvere i problemi“
Infatti ricordiamoci che autostima e amore si tengono sempre per mano perché sottolineano una relazione felice i tutte le fasi; dal corteggiamento alla vita di coppia e all’esperienza genitoriale.
Non bisogna avere un’autostima eccessiva che non lascia spazio all’altro che si sentirà abbandonato e trascurato, ma nemmeno un’autostima bassa dove la persona amata viene sempre rincorsa e tallonata perché c’è la paura di perderla o di essere abbandonati e così la profezia si autoavvera.
Sono più di uno gli elementi per verificare e aumentare l’autostima femminile:
- Un buon rapporto con il proprio corpo.
- Una sessualità gratificante e soddisfacente.
- Capacità di valutare gli obiettivi conoscendo e accettando i propri limiti.
- Imparare ad avere complicità con altre donne e non un continuo confronto di valutazione.
- La conoscenza della propria personalità che deve essere alimentata da esperienze sia di successi che di frustrazioni.
- Capire che seducenti si nasce, mentre seduttive si diventa attraverso un buon equilibrio e senza un esagerato narcisismo.
- Riuscire ad essere quello che si è profondamente nella propria identità è, forse, la prova migliore per l’autostima femminile.
Una ricerca sull’autostima
Una ricerca del “il Sole 24ORE”, scrive che le donne italiane arrivano ad essere al penultimo posto su 17 paesi dove è stata condotta una ricerca “Beauty Confidence e Autostima” sull’autostima:
- 4 donne e ragazze su 10 non si sentono belle
- 5 su 10 pensano di non dovere sbagliare o mostrare fragilità
- 7 su 10 hanno un cattivo rapporto con il proprio corpo, con il cibo e con il sociale.
- Dai 14 ai 17 anni c’è un calo di 16 punti percentuali sul livello di soddisfazione e felicità.
Le ultime della lista sono le ragazze e donne giapponesi.
Bassa autostima
E’ il rapporto che una bambina ha con i genitori ma, specialmente, con la madre, che produce una bassa autostima o un’alta autostima nelle donne che saranno.
Sappiamo che una madre insicura, depressa o ansiosa non comunica alla figlia un’immagine di sicurezza e fiducia per la costruzione di una buona identità e, di conseguenza, un’alta autostima.
Anche una madre che si occupa sempre di quello che fa la figlia, e la consiglia continuamente e interviene su tutto, la rende insicura in se stessa e in quello che potrebbe ottenere nella vita. Bisogna incoraggiare la bambina e aiutarla senza farle sentire che sbaglia in continuazione, ma che gli errori possono essere costruttivi per rafforzarla e aiutarla a lavorare sull’autostima.
Soprattutto nell’età evolutiva, l’atteggiamento dei genitori diventa fondamentale per le sicurezze che la giovane e futura donna elabora per la sicurezza in se stessa.
Da un lato, la madre le può comunicare la parte femminile che la metterà a confronto con positività e certezze su quello che potrà fare nel futuro della sua vita.
Anche il padre dovrà essere incoraggiante nel farle capire che potrà accedere con fiducia e sicurezza verso le relazioni affettive del futuro avendo superato il “Complesso di Edipo”.
(vedi il mio articolo “Complesso di Edipo: sintomi e significato“).
Se pensiamo che poi una bambina di oggi potrà essere a sua volta mamma in futuro, allora il problema dell’autostima femminile assume ancora più importanza.
Quando una donna ha scarsa considerazione di se stessa e delle proprie capacità è difficile affrontare nuove esperienze, in primis l’esperienza unica della gravidanza.
Durante una gravidanza il corpo cambia, e se a causa di bassa autostima non si è mai avuto un buon rapporto con il proprio corpo, allora la gravidanza sarà vissuta male, non ci si sente bene con se stesse.
Un contesto così difficile può infatti portare una donna con scarsa autostima a rischio di sviluppare una depressione post-gravidanza, motivo per cui va prestata maggiore attenzione qualora vi fossero segnali in tal senso.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Depressione Post Partum, che cos’è e come curarla“
Adolescenza e autostima femminile
La fase dell’adolescenza è sicuramente complicata per entrambi i sessi, ma per le donne costruire un’autostima stabile, sicura e matura,la fa diventare un periodo più delicato.
Ancora oggi agli uomini si perdonano sbagli e mancanze, sia nella carriera sia nella vita affettiva, che una donna non ottiene o, sicuramente, fa più fatica a ottenere.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Come dare autostima ai Figli“
L’autostima, nel femminile, è legata molto al corpo che, nel periodo dell’adolescenza, cambia molto e molto velocemente e la percezione deve essere quella dell’accettazione di questo cambiamento.
In questo momento il giudizio dei genitori e dei pari fanno si che la sicurezza in se stessa possa essere di grande aiuto per rafforzare fiducia e autostima.
I rapporti sociali e i primi amori per una donna sono fondamentali come “corso di preparazione” per la vita futura ed è necessario un lavoro costante su se stesse.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Le Relazioni Sociali“
Sicuramente il bombardamento dei media su come deve essere una donna fisicamente, mentalmente, nel lavoro e per essere una donna di successo, non aiuta per la costruzione delle proprie sicurezze.
Come avere più autostima femminile
Avere più autostima è, per una donna, molto importante perché significa avere fiducia nell’immagine che si è costruita e sentire di poter raggiungere gli obiettivi prefissati.
- Bisogna prendersi cura del proprio corpo con piacere, senza pensare a miti irraggiungibili dati dai media e dalle “influencer”.
- Cerchiamo di vedere il lato positivo delle situazioni per poterci accontentare, se non c’è la possibilità di migliorarle.
- Pensiamo alla soluzione dei problemi secondo le nostre forze, e non, secondo quello che pensiamo, potrebbero giudicare gli altri.
- Dobbiamo essere autonome e decidere della nostra vita con forza e determinazione.
La nostra autostima prende vigore dalla consapevolezza del valore della sicurezza in se stessi e per ciò che siamo e facciamo.
Se abbiamo dei problemi per affermarci, dobbiamo cercare di costruirci una personalità più forte anche affrontando un percorso di psicoterapia con l’obiettivo di come migliorare la propria autostima.
Per approfondire questo argomento, leggi il mio articolo su “Psicologia e Psicoterapia a Padova“
Bibliografia
- Raffaele Morelli, Il Talento, Edizioni Riza, Milano, 1998
- Jacques Dropsy, Vivere nel proprio corpo, Ottaviano, Milano, 1981
- Umberto Galimberti, La terra senza il male, Jung: dall’inconscio al simbolo, Feltrinelli, Milano, 1984
Foto
Foto di Tima Miroshnichenko
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